“Caltanissetta è “Castello delle donne” in Arabo. Il mio ‘primo vero’ concerto si terrà qui, nel Castello che sento un po’ mio e che mi ha sostenuta fino qui – racconta MIELE -. Il 13 maggio vorrei fosse il punto di partenza. E si parte sempre da casa. Finalmente potrò fare quello che veramente mi rende felice: musica “pura” e dal vivo. Buona la prima, senza artifici, senza uno schermo che mi allontana da chi ascolta. Ringrazio in anticipo chi sarà presente, chi sostiene il mio progetto e chi ha deciso di rinunciare ad una pizza per venire ad ascoltarci”.
Tra i brani che Miele porterà sul palco, ci sarà anche “Questa strada” (scritto da Gina Fabiani e Daniele Bazzani”), secondo estratto dall’album “Occhi” (Maciste Dischi/distribuzione Artist First), una canzone che rappresenta la metafora post-sanremese: “Non sopporto chi rimane fermo. Anche quando non si sa dove andare – spiega MIELE -. E questo movimento apparentemente disordinato lo chiamo effetto “Falena”, una specie di farfalla che di notte non sa bene dove andare ma continua a volare e sbattere contro ogni ostacolo. Non è importante avere una meta. L’importante è il movimento in sè. La strada la si vede e comprende percorrendola”.
Le prossime date live di MIELE saranno il 14 luglio in Piazza Cattedrale ad Asti e al MEI di Faenza (23-25 settembre 2016), dove MIELE riceverà il premio quale Miglior Giovane di Sanremo 2016.
Oltre al brano sanremese “Mentre ti Parlo” e al secondo singolo “Questa strada”, all’interno del disco sono presenti altri cinque brani: una cover dell’immenso Lucio Dalla, e la scelta è caduta su “Grande figlio di puttana”, canzone scritta a quattro mani da Dalla e gli Stadio; “Gli occhi per vedere”, canzone di Eugenio Sournia, autore e leader della band Siberia, “M’ama o non m’ama”, “Mastica” e “Parole al vento”.