I nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nei primi tre mesi dell’anno – sottolinea l’Inps – sono stati 321.098 (erano stati 487.469 nei primi tre mesi del 2015) mentre le trasformazioni di rapporti a termine sono state 79.932 (116.497 nello stesso periodo del 2015). Le trasformazioni di rapporto di apprendistato sono state 24.557 (20.411 nei primi tre mesi del 2015). Le cessazioni di contratti a tempo indeterminato sono state 377.497 a fronte delle 398.448 del primo trimestre 2015. La variazione netta per i contratti stabili è stata pari a 51.087 unità a fronte delle 224.929 del primo trimestre 2015.
I dati risentono dell’introduzione con la legge di stabilità 2016 di una nuova (e meno vantaggiosa rispetto al 2015) forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio. Nel 2015 l’esonero contributivo era totale (sempre esclusi i premi Inail) e triennale con un tetto di 8.060 euro.
Nel primo trimestre 2016 sono stati venduti 31.5 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto al primo trimestre 2015, pari al 45,6%. Lo rileva l’Inps sottolineando che nel primo trimestre del 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 75,4%. (Fonte ansa.it)