PALERMO – La commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana stoppa le nomine dei revisori dei conti delle Aziende sanitarie provinciali e delle aziende sanitarie decise recentemente dal governo Crocetta. Per i rappresentanti dell’organismo parlamentare, compresi quelli del Pd, su quei nomi pesano troppe incompatibilita’ e per di piu’ difettano dei controlli sui curriculum. Ma il presidente non si da’ per vinto e sfida lo schieramento trasversale emerso a Palazzo dei Normanni: “Quelle nomine sono valide e vado avanti”, tuona. “Trovare delle incompatibilita’ su ciascuno dei presidenti dell’Ordine dei commercialisti indicati dal governo a presiedere i Collegi di revisori delle Asp, non vuol dire assolutamente nulla, poiche’ l’eventuale incompatibilita’ si risolve non in fase di designazione, ma nella fase di insediamento prevista dopo il parere della commissione parlamentare per gli incarichi esterni”, argomenta il governatore. “Non conosco il contenuto del parere – aggiunge il presidente – pero’ e’ chiaro che l’incompatibilita’ non determina per legge alcuna esclusione dalla designazione. L’incompatibilita’ va infatti risolta prima della nomina e, laddove se ne registrino, i soggetti sceglieranno se dimettersi dagli incarichi precedenti e accettare la nomina. La nomina – conclude Crocetta – rimane pertanto valida, dove non ci sia il giudizio di inconferibilita’. Nessuno gridi allo scoop, si tratta di una normale procedura di legge”.