MUSSOMELI – La scorsa giornata domenicale di Pentecoste, ben 34 pellegrini (la più piccola era di scuola media) si sono messi in cammino alla volta del Santuario di Bilici, Un gruppo di 25, già di buon mattino, si è ritrovato al campo sportivo. Con una preghiera iniziale i partecipanti si sono incamminati verso la piccola frazione di Mussomeli, esattamente, Polizzello, dove ad attenderli c’erano altri 9 partecipanti che avevano raggiunto la località in macchina. All’incrocio della strada per “Chiapparia”, un gruppo di 21 ha proseguito verso Villalba per raggiungere il Santuario, mentre i restanti 13 si sono incamminati attraverso i sentieri della “Chiapparia”. Evidentemente differenti gli orari dell’arrivo al Santuario: i primi sono arrivati a destinazione tra le 13,00 e le 13,30, mentre i secondi, che hanno preso una strada più lunga e solitaria, immersi completamente nella natura, senza traffico di auto e distrazioni esterne, hanno raggiunto il santuario alle 16:20. “Per un giorno, tutti si sono liberati dalla quotidianità della vita, ha detto Dario Falletta, attingendo la forza dalla natura che si risveglia, trovando anche la forza dalle preghiere e da chi si ha al proprio fianco; infatti, l’aspetto principale di un cammino è la fraternità che accomuna le persone che, non per un caso, si incontrano sulla strada di un pellegrinaggio. La vita di ognuno, ha sottolineato ancora Falletta, è lastricata di gioie e di dolori; forma, metaforicamente, lo zaino che ognuno si porta dietro e sa di non essere da solo”.
Al termine del pellegrinaggio, un’altra pellegrina, Rosalia Collura, ha scritto su un social network “un pò di dolorini ai polpacci… tutto sotto controllo. Ma da rifare assolutamente”. Un’altra testimonianza è arrivata da Vittorio Catania che, oltre alla gioia della sua ennesima partecipazione, ha snocciolato i dati del cammino del suo gruppo (quelli della Chiapparia); “poco più di 25 Km, percorsi in circa 8 ore e mezza, tra cammino e pause anche per il pranzo, partiti da quota 820m sul livello del mare si è scesi a 324m per, poi, risalire e, quindi, ridiscendere fino a raggiungere, in salita, i circa 400m sul livello del mare del Santuario ad una velocita media di 2.8 Km/h con punte di 5km/h; dico questo – precisa ancora Catania, per far capire a chi, la prossima volta, si vuole aggregare, che è sì faticoso, ma non difficilissimo, penso di essere portavoce di tutti, se dico, che nessuno ha avuto fretta di arrivare, ci si è aspettati a vicenda, il nostro gruppo è partito unito ed unito è arrivato, e se avessimo dovuto perdere altro tempo per aspettare qualcun altro lo avremmo sicuramente fatto tutti, e se qualcuno avesse sofferto della fatica non sarebbe mancata persona che non avrebbe alleggerito (anche fisicamente) le fatiche sofferte. Spesso lungo il cammino ci si chiedeva a vicenda come ci sentivamo”. Va sottolineato che, a sentire i commenti di altri partecipanti la giornata si è conclusa gioiosamente con la celebrazione eucaristica presieduta da Don Massimo. Col finale rito della foto di gruppo sulla scalinata del Santuario, i pellegrini si sono dati appuntamento per il prossimo cammino previsto, a giugno, alla Rocca di Sutera e poi di nuovo, a Settembre, per la chiusura estiva del Santuario di Bilici, o, al prossimo anno, alla riapertura del Santuario. Un pellegrinaggio annuale a piedi, alla sua quinta edizione, da un territorio all’altro, per raggiungere e pregare davanti il Crocifisso di Bilici. Un’esperienza di gruppo in fraternità, a contatto con la natura. Il rientro a Mussomeli, nel tardi pomeriggio, in macchina.
Chilometri a piedi, fra i campi verso il Santuario di Bilici: testimonianze di pellegrini mussomelesi
Mer, 18/05/2016 - 05:00
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