CALTANISSETTA – Dal quel 7 maggio 1999 sono già passati 17 interminabili, silenziosi e dolorosi anni, da quando la fredda lama di un coltello, impugnato da Antonio William Pilato, recise la vita del Sindaco Michele Abbate.

Alle ore 11,00 stamane, alla presenza del sindaco Giovanni Ruvolo, del presidente del consiglio Leyla Montagnino e delle massima autorità cittadine militari e civili, si è svolta la cerimonia di commemorazione con la deposizione di una corona di alloro in via Consultore Benintendi, dove avvenne l’omicidio, seguita dall’esecuzione di un commovente “Silenzio”.

Momenti di forte commozione: la moglie Carmela, i figli Dario ed Alfonso, gli amici storici di Abbate, con occhi velati e viso chino hanno vissuto intensamente il minuto di silenzio.

Un dolore mai terminato, una città sbigottita diciassette anni fa, triste e dolorosa oggi, che si ritrova per ricordare chi poteva essere l’alfiere della rinascita di Caltanissetta, a chi indossò la fascia tricolore nel dicembre del 1997.

La cerimonia si è conclusa con un momento di preghiera svolto da Mons. Gaetano Canalella, parroco della cattedrale e da un intensa e particolare riflessione fatta dal Sindaco Giovanni Ruvolo, che ha voluto ricordare la figura di Michele Abbate, come primo cittadino del sorriso, della rivoluzione, del cambiamento, della “novità”, cui ogni singolo cittadino dovrebbe prenderne esempio.

Presenti alla cerimonia anche parecchi esponenti della politica locale attivi sul territorio.