Pasquale Barba da qualche tempo aveva lasciato Mussomeli per trasferirsi nel capoluogo dove si trovava in cura in un centro specializzato per via della sua depressione. Una malattia principiata a causa della scomparsa della mamma Croce e aggravatasi dopo la morte del padre Pino. Di animo gentile e di indole riservata, nutriva una profonda passione per i computer: insegnava informatica nei corsi di formazione organizzati dalle Acli. Lavoro che ha poi lasciato a seguito dell’acuirsi della depressione. Altro amore la musica: per molti anni ha suonato il basso tuba nelle bande del paese. Infine un’altra passione la campagna e la sua villetta di contrada Germano, dove passava dei periodi quando non risiedeva nella sua abitazione immersa nel quartiere del Carmelo. Pasquale faceva parte di una famiglia molto conosciuta e apprezzata in città. Uno zio è Carmelo Barba, attualmente nostro corrispondente da Mussomeli, mentre uno dei cugini è Osvaldo, tra i massimi dirigenti nazionali del sindacato Nursind oltre che nostro ex collaboratore. Alla famiglia Barba le condoglianze della direzione e di tutta la redazione di questo giornale per questa immane tragedia.