Ha vinto chi lavora sulle piattaforme”, ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Ha perso chi ha voluto conta a tutti costi”.Il messaggio – ha sottolineato ancora il premier – è che “la demagogia non paga”. “Gli sconfitti – ha detto ancora – non sono i cittadini che sono andati a votare: chi vota non perde mai. Massimo rispetto per chi va a votare. Ma gli sconfitti sono quei pochi, pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che ha voluto cavalcare un referendum per esigenze personali politiche”.
Ce l’ha con chi “ha preso in ostaggio i social network”, con i grandi esperti che “hanno parlato di spallate e di sconvolgimenti”, con una parte della classe dirigente che “vive solo su facebook e su twitter”, con “la vecchia politica autoreferenziale”. Matteo Renzi nel commentare l’esito del referendum sulle trivelle si presenta davanti alle telecamere per dire che “gli sconfitti di questo referendum hanno nomi e cognomi”.
“Qualche consigliere regionale, qualche presidente di regione”, tutti coloro che “ora faranno una esibizione e diranno di aver vinto nonostante abbiano perso”, chi ha voluto questa consultazione “solo per fare una conta interna e a scopi personali”. Ebbene a costoro il presidente del Consiglio manda a dire che “la demagogia non paga”. “Il governo non si ascrive tra i vincitori” e che chi ha votato merita rispetto” ma “il risultato e’ netto, chiaro”. Bisogna festeggiare, alzare i calici “per quei lavoratori che non hanno perso il posto di lavoro”. Eppure, aggiunge Renzi, “ho sofferto per la scelta del non voto”, una scelta decisa “per non mandare in crisi un intero settore” ma il premier “sta dove si rischia anche un posto di lavoro”. Invece di sprecare 300 mln per un referendum che “si poteva evitare” le regioni “pensino ai depuratori”, “non possiamo accettare lezioni da chi pensa alle piattaforme e poi si disinteressa della raccolta differenziata”. Ma Renzi dopo le divisioni sul referendum, dopo aver visto “una campagna elettorale” basata “su un odio sconsiderato” invita italiane e italiane a “mettere da parte le polemiche. Basta con la vecchia politica, fino alle elezioni del 2018 – e’ l’appello di Renzi – concentriamoci solo sull’Italia, che e’ uno scrigno, facciamo che torni ad essere un punto di riferimento”, che si “superi questa guerra civile” e si pensi solo al bene del paese. “Noi – promette Renzi – faremo dell’Italia il Paese piu’ verde d’Europa ma il passaggio alle energie rinnovabili non si puo’ fare da qui a domattina”.
I seggi sono stati aperti alle 7. Chiamati al voto circa 47 milioni di italiani. E’ di circa 30,8% l’affluenza alla chiusura dei seggi in Italia per il quesito referendario sulla durata delle trivellazioni in mare mentre sono stati già resi noti i votanti in 4.127 comuni su 8.000. Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno.
“Domani – ha detto Renzi – ci sarà la solita triste esibizione dei politici vecchio stile che dichiarano di aver vinto anche quando hanno perso. In politica bisogna saper perdere. Ci sono vincitori e degli sconfitti. Il governo non si annovera tra la categoria dei vincitori ma sta con operai e ingegneri che domani torneranno nei loro posti di lavori consapevoli di avere un futuro e non un passato”. “A coloro che hanno votato SI o No dico che saremo in prima linea per fare dell’Italia un Paese che non spreca energie. Basta con le polemiche: l’Italia torni a fare l’Italia. Un Paese non può permettersi l’odio che è emerso in questa campagna politica”. “Non dobbiamo piangerci addosso: siamo leader nel settore delle rinnovabili. Saremo a New York per siglare un accordo impegnativo perché vogliamo fare dell’Italia il paese più verde dell’Europa ma per farlo non possiamo sprecare le energie che abbiamo. il passaggio verso le energie rinnovale si può fare ma ci vuole tempo”.
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Demagogia pura ed ottusità all'ennesima, fermo restando che gli abusi come quelli emersi tra Augusta e Potenza vanno perseguiti, bisogna rendersi conto o fare rendere conto del degrado in cui andiamo a ficcarci. Ricordiamoci 30 anni fa dopo Chernobil tutti come pecoroni a votare contro. Perfetto, noi niente ed acquistavamo energia dalla Francia, che aveva montato le sue centrali vicino i nostri confini, così in caso di incidente, in Italia, potevamo scappare. Adesso lo stesso, noi non mettiamo trivelle, così ce le mettono davanti albanesi, croati, sloveni ecc..... Vi rendete conto......? Certo, è anche logico che non è ammesso che chi voglia avviare un'attività non deve trovarsi il pezzo di m....... che gli chiede soldi (il mafioso di c....). Poi vorrei chiedere a questi ecologisti se usano il telefonino (sappiano che il grosso dei materiali, specie i metalli nobili, sono estratti da minori o da quasi schiavi in Africa, poi con che auto camminano o se usano i treni fracciarossa, ma anche i treni normali...... Che mondo....'mm
Amara cù unn'ave travaglio, l'unica verità amara !
Tutti si pensa possano avere una ragione , ed altri possono avere un torto !
Ora leccamo Sarde !
Ora mettetevi in fila ! Non si scherza con Renzi , ora potete farci un bel Tiramisù alla Crema di Quorum , quei soldi potevano aiutare tante famigle bisognose Deficienti , prima di tutto viene la logica del lavoro , ora Valorizzate con le giuste Regole il turismo in Sicilia. a partire da Siculiana Marina fino ad tutta la Sicilia , Un semplice Hotel di Lusso darebbe logicamente lavoro a Centinaia di persone, cambierebbe quel volto desertico della Sicilia , Turismo vuol dire Lavoro
nel giusto ed equilibrato rispetto dell'ambiente , Non si tratta di Fabbrica Inquinante , oppure di Piattaforme ! Poi dovete sapere chè circa una 30 di anni fà , qualcuno importante chè oggi fà lavorare circa 60,000 famigle, voleva investire nella zona di Porto Empedocle e Realmonte ed e stato Bloccato , poteva esserci un secondo Porto Rosa in Sicilia , oppure una Miami Beath, ed migliaia posti di lavoro , datevi una Sgrillata ! Deficienti .
Invece la demagogia paga, eccome se paga e si è visto!!!!!