MUSSOMELI – Sono rientrati tutti e sette l’altro ieri sera, stanchi e decisamente soddisfatti, i confrati, bianco-rosso vestiti, facenti parti del gruppo dei lamentatori della Madrice di Mussomeli. Erano volati in Polonia, scendendo in quel lembo di terra, fin dai primi giorni della seconda decade di aprile di questa mite primavera del 2016. Il gruppo di Mussomeli è arrivato in terra polacca, culla del pontefice San Giovanni Paolo Secondo, ma anche sede del campo di concentramento di Auschwitz, dove tante vittime umane persero la vita, compreso il sacerdote frate conventuale polacco P. Massimiliano Maria Kolbe, oggi Santo, venerato anche a Mussomeli, che offrì la sua vita per salvare un padre di famiglia. Nella cattolicissima Polonia, dunque, c’è stato il loro breve soggiorno, durante il quale “u lamiantu di Mussomeli”, rappresentato da Pippo Sorce, Peppe Riggio, Lino Maida, Salvatore Castello, Giuseppe Zambito, Daniele Di Maria e Giuseppe Mingoia, con tromba e tamburo, come anche, ancorché non presenti fisicamente, dai lamentatori Camillo Maida, Lino Sorce, Franco Ognibene ed Olga Ognibene, sprigionando le proprie potenzialità, hanno irradiato le struggenti melodie de “La Settimana Santa a Mussomeli”, a suggello di quel “Consummatum est”, che rappresenta la storia della Salvezza. I bravi lamentatori “matricisi” hanno riscosso successo ed apprezzamenti. Va sottolineato che per l’Arciconfraternita del SS. Sacramento della Madrice è stata una settimana prettamente culturale, durante la quale è stato possibile ascoltare “u lamiantu” di Mussomeli, una “eredità immateriale”, recentemente certificato dal Reis di Palermo. E intanto l’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Mussomeli continua il suo cammino fra fede e cultura. Intanto, in una nota del gruppo dei lamentatori di Mussomeli è stato precisato che “A Wroclaw si è costituita la base per la costruzione di una rete di canti polivocali dell’area mediterranea per attenzionare ancor più la tematica dei migrant. E proprio il Mediterranee crocevia dei migranti punto di incontro della struggente polivocalità che lamenta il dramma umano. Su questa tematica dei migrati, assai cara all’istituto Grotoswk, si è svolto un incontro tra Lamentatori dell’Arciconfraternita ed il Direttore, a cui è stato proposto di far parte della costituente rete della quale dovrebbero far parte i gruppi della Sardegna ed il gruppo della Corsica; anche altri patners dovrebbero aggiungersi. Il direttore non ha esitato a dare immediata risposta positiva; non solo dà un partenariato tecnico ma ha anche assicurato un partenariato umano una vicinanza umana, tanto è vero che presto sarà a Mussomeli. È stato anche detto e consegnata copia di un articolo di giornale sulla sepoltura di migranti nelle tombe sociali delle confraternite, Cosa che lo ha colpito particolarmente. A breve dovrebbe essere scritto e sottoposto un protocollo di intesa tra le parti interessati. A Wroclaw le voci si sono incontrate ed i cuori si sono uniti. Erano presenti musicisti provenienti da diversi parti del mondo Argentini, Vietnam, Haiti, Georgia, Inghilterra, Germania”.