TRAPANI – Il tritolo era rivolto al magistrato Carlo Palermo – all’epoca titolare di alcune inchieste delicate che ricostruivano piste ed uomini coinvolti in traffici di armi e stupefacenti – ma l’automobile condotta di una giovane mamma donna si frappose tra un autobomba e la blindata che trasportava Palermo e i suoi agenti di scorta, che rimasero pressocche’ incolumi. Morirono invece Barbara Rizzo Asta e i suoi due gemellini di 3 anni, Giuseppe e Salvatore. Stamane, sul luogo della strage compiuta il 2 aprile del 1985 e dove da tempo si trova un monumento del ricordo, e’ stato inaugurato il Parco della Memoria, composto da una struttura che ospitera’ mostre permanenti e da un’area giochi. “La mia storia privata, quella di Carlo Palermo, quella degli agenti Antonio Ruggirello e Salvatore La Porta e’ diventata una storia di riscatto – ha detto Margherita Asta, unica superstite della famiglia – questo e’ un luogo da rimpire di vita, adesso ci sono dei giochi, trattiamolo come Casa Nostra, una casa comune. Qui possiamo ricordare tutte le vittime delle mafie che ci ricordano come non scendere a compromessi con nessuno. Possiamo farlo soltanto se ciascuno di noi si impegna nell’agire quotidiano, si impegna concretamente e non a parole, perche’ altrimenti non e’ necessario venire il 2 aprile sul luogo della strage”. Alle commemorazioni, organizzate dall’amministrazione di Erice e da Libera, hanno partecipato numerose delegazioni di sindaci provenienti dall’intera penisola. Presenti le istituzioni locali, che hanno partecipato all’omelia del Vescovo, Pietro Maria Fragnelli. “Lottare contro la mafia – ha detto il prelato – e’ una questione giuridica, culturale e morale. A volte ci sembra di non poterci fare nulla, ma combattere e’ la nostra unica risorsa”. Per la strage vennero condannati all’ergastolo il boss corleonese Toto’ Riina, Baldassare Di Maggio ed il capomafia di Trapani, Vincenzo Virga. Tuttavia non sono ancora noti gli esecutori materiali dell’attentato. “Per anni ho cercato la faccia dell’assassino di mio figlio – ha detto Vincenzo Agostino, intervenuto a Pizzolungo – e dopo parecchi anni sono riuscito a riconoscerlo in un confronto all’americana. E’ una lotta continua e la politica dovrebbe impiegare maggiore sostegno e meno parole”.
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Rispondo a Salvo che almeno ha avuto la sensibilità a dire qualcosa, anche se non comprendo cosa vuole dire con "denunciare" , il fatto di sapere è già qualcosa, diceva Borsellino che della mafia bisognava parlarne, così riusciremmo a comprendere e ad agire..... Non fa piacere non vedere alcun commento all'articolo sulla trasmissione porta a porta..... Commentiamo le piccole cose nissene...... Che non meritano commenti......
Non lo so, cosa c'è da commentare...C'è solo da denunciare.
Complimenti..... o nessuno ha letto l'articolo o nessuno sente di condividere o discutere il mio pensiero su questo anniversario e ciò che rappresenta...... in altro articolo riguardante la povertà che incombe sulla Sicilia ho espresso il mio parere, evidenziando quanto deleteria sia la mafia SpA (da me definita montagna di cacca)..... avessi trovato uno che concordava o che discuteva.... ma in che mondo viviamo.... vi rendete conto..... possibile che nessuno voglia almeno discutere o anche confutare il mio pensiero o avere una parola di solidarietà per queste vittime...... e le altre..... rimango atterrito...... il silenzio uccide più della mafia......
Vedo, con molto poco piacere, che nessuno commenta e tanto meno ricorda quanto avvenuto 31 anni fa...... 3 innocenti assassinati ed un giudice quasi ammazzato. Allora a Caltanissetta, ricordo, c'era la Settimana Santa...... eravamo e siamo in tutt'altre faccende affaccendati, nemmeno commentiamo..... abbiamo paura della mafia SpA (che da allora, anzi da prima, trafficava, metteva bombe, ammazzava). ...... in altro articolo di questo giornale commentavo i risultati della crisi che colpisce la Sicilia, indicando nella mafia SpA la principale responsabile...... anche li nessun commento...... però commentiamo piccole cose...... forse abbiamo quello che ci meritiamo in Sicilia...... che mi manca..... ma sinceramente non sono pentito di averla lasciata 3o anni addietro.... poveri noi... e povero chi rimane....