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Caltanissetta. “Picchiò la pensionata e il figlio dopo lo scippo”: giovani ai “domiciliari”

Redazione

Caltanissetta. “Picchiò la pensionata e il figlio dopo lo scippo”: giovani ai “domiciliari”

Ven, 22/04/2016 - 11:14

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Finisce in manette il presunto autore di una violenta rapina contro una pensionata che, dopo essere stata scippata, alcuni giorni dopo riconobbe i suoi aggressori e venne picchiata una seconda volta. Agli arresti domiciliari è finito il nisseno Dario Mattia Castore, di 21 anni con precedenti per furto, estorsione e maltrattamenti in famiglia, al quale i poliziotti della sezione Volanti hanno notificato una ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali gravi. Castore, secondo gli inquirenti, avrebbe scippato una sessantenne in via Pampillonia, sferrandole un colpo alla nuca e tramortendola per strapparle la borsa. Una violenta aggressione che mandò in ospedale la donna, che riportò un vasto ematoma e una frattura all’osso occipitale del cranio. In quel frangente il figlio trentenne della vittima, uscendo da casa, aveva visto allontanarsi Dario Mattia Castore.

Ma la storia non era finita qui, perché il 31 marzo la pensionata mentre passeggiava in via Redentore con il figlio, ha incrociato tre giovani, e tra cui anche il ragazzo che l’aveva brutalmente aggredita e la complice che l’aveva spalleggiata, una minorenne. A quel punto, Castore e i suoi due amici – secondo il racconto della vittima – aggredirono nuovamente la donna e il figlio, sferrando calci e pugno. Un furibondo pestaggio dal quale mamma e figlio sono usciti feriti. La donna con un secondo trauma cranico, il figlio con la frattura di una costola. Ma subito dopo l’allarme lanciato al 113 dalle due vittime, Dario Mattia Castore e i due adolescenti vennero rintracciati dai poliziotti della sezione Volanti vicino un supermercato e denunciati a piede libero per rapina aggravata e lesioni. Adesso la Procura di Caltanissetta ha chiesto e ottenuto dal Gip l’emissione di un provvedimento restrittivo, ritenendo sussistente i gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Pastore che ora è agli arresti in casa. Sui due presunti complici, la Polizia e la Procura per i Minorenni sta ancora indagando per attribuire precise responsabilità.