CALTANISSETTA – “Da oggi saremo consiglieri di maggioranza nella misura in cui il programma della maggioranza ed il metodo democratico e partecipativo da noi sposato verrà seriamente messo in atto dal Sindaco che, in tempi rapidi e non più rinviabili, dovrà azzerare la sua giunta e cercare di ritrovare e rilanciare quelle motivazioni che erano l’elemento trainante del progetto Alleanza per la Città“. Toni non certo pacati quelli utilizzati da Francesco Dolce ed Annalisa Petitto, consiglieri comunali di maggioranza del PD, che durante una conferenza stampa protrattasi per circa 45 minuti, hanno analizzato, in maniera fortemente negativa, i primi due anni del governo Ruvolo. La sensazione è di una “maggioranza” che progressivamente perde pezzi, di stracci che volano per aria.
Stamani al Comune i due giovani politici hanno spulciato i primi 24 mesi di un’Amministrazione che hanno definito “inesperiente”. Molteplici gli argomenti (Centro Storico, Stagione teatrale 2016, Settimana Santa e punti ristoro, revisione Prg, Ufficio Europa) messi in campo per sottolineare un’azione poco incisiva e che ormai ha creato un malessere diffuso. Chiesto l’azzeramento immediato della Giunta e per evitare equivoci “Chiariamo subito e pubblicamente, a prova di future smentite, che i sottoscritti non intendono ricoprire alcun posto nella giunta, che auspichiamo venga al più presto riorganizzata da zero con donne e uomini di profilo politico”. La politica, sostantivo che più volte hanno adoperato nel corso della conferenza, è la grande assente in questa Amministrazione secondo il loro giudizio. E per quanto riguarda il PD cittadino: “Sulle responsabilità del PD locale di cui abbiamo denunciato la scarsa autorevolezza, ci riserviamo di intervenire successivamente, volendo in questa sede concentrare la nostra analisi critica sull’amministrazione Ruvolo”. Infine Dolce e Petitto hanno affermato che qualora non dovesse esserci l’auspicata svolta da parte del primo cittadino “ sia corretto restituire il voto alla città”.
Di seguito il documento programmatico redatto dai due giovani consiglieri comunali in cui sintetizzano il loro pensiero.
E’ con grande amarezza ma con altrettanta convinzione che abbiamo deciso di affidare alla stampa le nostre riflessioni assai critiche sull’Amministrazione Ruvolo che da quasi 2 anni governa la nostra città, senza essere riuscita a dare risposte concrete ai molti cittadini che con il loro voto avevano sperato in una rinascita di Caltanissetta.
La grande assente di questa amministrazione, lo denunciamo chiaramente, è la POLITICA, la visione politica di una città agonizzante che solo sulle parole ed i bei programmi elettorali non può certo rinascere.
In questi due anni abbiamo sempre svolto con lealtà e correttezza il nostro mandato elettorale di consiglieri di maggioranza, rimanendo sempre fedeli ad un progetto che non abbiamo mai visto prendere corpo; siamo stati sempre presenti in aula, votando a sostegno di atti che talvolta ci venivano presentati qualche ora prima, non lesinando mai le nostre critiche di metodo e di sostanza, sia nelle assise comunali che nelle riunioni all’interno della maggioranza o dello stesso Partito Democratico.
Da questo momento, alla luce dei due anni trascorsi, ritenendo di interpretare un malessere diffuso nella stragrande maggioranza dei cittadini e coerentemente con quanto già detto nel settembre 2015, svolgeremo il nostro mandato con ancora maggiore determinazione, prendendo però le distanze da un’amministrazione che ad oggi ha fallito.
Sulle responsabilità del PD locale di cui abbiamo denunciato la scarsa autorevolezza, ci riserviamo di intervenire successivamente, volendo in questa sede concentrare la nostra analisi critica sull’amministrazione Ruvolo.
Unica prospettiva che riteniamo percorribile è l’azzeramento, senza se e senza ma, della giunta ed una chiara presa d’atto da parte di tutti i gruppi della coalizione che costituiscono l’Alleanza per la Città, della necessità di chiudere, definitivamente, la stagione dei tecnici ed esperti in ruoli di amministrazione politica. Chiediamo si prenda atto dell’attuale geografia politica all’interno del Consiglio Comunale, smettendo di far finta che tutto sia rimasto immutato dal lontano maggio 2014.
In assenza di tale presa d’atto riteniamo sia corretto restituire il voto alla città.
Chiariamo subito e pubblicamente, a prova di future smentite, che i sottoscritti non intendono ricoprire alcun posto nella giunta, che auspichiamo venga al più presto riorganizzata da zero con donne e uomini di profilo politico.
Quando affermiamo che manca una visione politica nell’azione amministrativa intendiamo che in molti, troppi casi, questa amministrazione ha posto in essere interventi senza però creare le condizioni indispensabili a che la città ne potesse davvero beneficiare.
E’ il caso del centro storico e della sua controversa pedonalizzazione e chiusura. Sarebbe stato più opportuno incentivare dapprima le iniziative culturali e commerciali, potenziarne i controlli e la sicurezza pubblica, garantire servizi ai commercianti, riorganizzare e regolamentare la mobilità urbana al suo interno: queste azioni preliminari avrebbero certo consentito un progressivo adattamento anche culturale ed organizzativo della città tutta a questa novità.
E’ il caso della stagione teatrale 2016 affidata ad un grandissimo maestro come Moni Ovadia: occasione di fatto sprecata perché ad un’ottima scelta di natura artistica non è seguito un piano di comunicazione e di promozione della rassegna stessa. Per non parlare poi delle polemiche che si sarebbero potute e dovute evitare, se l’amministrazione avesse coinvolto per tempo compagnie e maestranze locali che hanno reclamato, giustamente, maggiore spazio.
Una Settimana Santa, quella del 2016, che avrebbe dovuto attrarre centinaia e centinaia di turisti, tanto più dopo l’esposizione della vara all’EXPO. Niente di tutto questo è stato possibile perché nessuna promozione turistica, nessun piano di comunicazione (se non a 3-4 giorni dall’evento) della nostra Settimana Santa è stato messo in atto da questa giunta. Una giunta che denunciamo non aver avuto il coraggio di organizzare per tempo i cosiddetti punti di ristoro, per riconferire dignità e decoro a manifestazioni religiose e folcloristiche molto sentite nella nostra città. La stessa giunta che nel periodo natalizio aveva consentito la realizzazione di un mercatino a dir poco indecoroso dal punto di vista estetico, e per nulla confacente a quell’identità cittadina a cui così tante volte il Sindaco ha fatto appello.
A due anni di amministrazione non possiamo non constatare che nessuna linea guida sia stata ancora messa a punto dalla giunta per la revisione del PRG; scarse le opere di manutenzione ordinaria delle strade e del verde pubblico che avrebbero dovuto essere fiore all’occhiello di questa amministrazione di stampo progressista ed ambientalista. Le opere di ampliamento ed urbanizzazione del cimitero sono vergognosamente allo stallo e ciò nonostante molti privati abbiano manifestato la volontà di costruire anche attraverso la corresponsione di ingenti somme correlate alle concessioni.
Le procedure burocratiche della macchina comunale rimangono lente e vetuste, figlie di una mancata riorganizzazione seria e coerente degli uffici; nel terzo millennio il Comune di Caltanissetta è ancora assai lontano dalla realtà della digitalizzazione.
Questa amministrazione si sarebbe dovuta caratterizzare per i finanziamenti intercettati e non di certo per quelli persi o recuperati in extremis. Ed invece, nel tempo della spending review, in cui i tagli agli Enti locali limitano enormemente le iniziative economiche locali, il Comune di Caltanissetta non si è ancora dotato dell’Ufficio Europa, unico e vero centro nevralgico da cui captare, attraverso figure di esperti e di professionisti del settore, finanziamenti europei per il rilancio economico a tutto tondo della città. Un Ufficio su cui l’amministrazione dovrebbe puntare prioritariamente, attraverso investimenti in personale altamente specializzato e formato adeguatamente. Siamo sempre stati convinti che in determinati settori sia indispensabile affidarsi a professionisti esterni di comprovata competenza: l’esperienza degli esperti gratuiti non ha evidentemente sortito effetti positivi.
Abbiamo inoltre denunciato più volte la cattiva gestione degli impianti sportivi, in alcuni casi al limite dell’agibilità. Anche in questo settore, a nostro avviso, è purtroppo mancata una programmazione a breve e medio termine che, unita ad una non ottimale razionalizzazione delle somme a disposizione, non ha fatto altro che acuire le gravi carenze degli impianti più utilizzati dagli sportivi nisseni (Palmintelli, Tomaselli, PalaCannizzaro e PalaMilan).
Anche per quanto concerne le strutture culturali è probabilmente mancata una visione d’insieme: basti pensare al Centro culturale Michele Abbate, luogo immaginato e realizzato per aggregare giovani e meno giovani, per svolgere attività culturali, laboratori musicali e teatrali. Le singole iniziative, seppure lodevoli, ad oggi non sono state accompagnate da un progetto complessivo, la cui assenza di fatto non ha permesso di valorizzare al massimo la naturale vocazione di una struttura così importante.
Dopo due anni dall’insediamento non comprendiamo inoltre cosa sia stato fatto per realizzare il campus biomedico, il cui progetto sembra essere avvolto da una sorta di nebulosa e sulla cui realizzazione poco o nulla è dato sapere a noi comuni mortali.
Ed infine le opere di compensazione relative al raddoppio della 640 Cl-Ag: ad oggi non vi sono praticamente certezze sui progetti e sui relativi finanziamenti: ci riferiamo in particolare allo svincolo che avrebbe la funzione di collegare la zona sud della città (centro storico e S.Barbara) con lo snodo costituito da 640 CL-AG, autostrada CT-PA e stazione ferroviaria Xirbi, un’opera evidentemente fondamentale che sembra ormai dimenticata. Fermo restando che anche sulle altre opere (Parco Balate, discarica c.da Stretto, collegamento via Romita-Rochester, Giardino della Legalità etc…) vi sono ancora troppe incertezze e dubbi, mai dipanati da un’amministrazione che avrebbe dovuto avere il compito di far sentire maggiormente la propria voce.
In conclusione, è del tutto evidente che la mancata realizzazione di molti obiettivi fondamentali per il rilancio della nostra Città, non può che destare forti preoccupazioni ed alimentare perplessità sul futuro di questa amministrazione, che ha probabilmente pagato l’inesperienza e lo scarso peso politico.
A poco meno di due anni dall’insediamento è ormai sotto gli occhi di tutti lo scollamento esistente tra l’amministrazione e gran parte dei consiglieri di maggioranza, frutto di una mancata condivisione da parte della giunta di tante, probabilmente troppe, scelte effettuate nell’arco di questi 22 mesi.
Abbiamo creduto e sottoscritto il programma dell’Alleanza per la Città, abbiamo concretamente contribuito alla sua stesura e chi ci ha votato ha votato quel programma, un programma politico che necessita, per la sua realizzazione, di una prospettiva politica di insieme e di profili politici all’altezza del compito. Da oggi saremo consiglieri di maggioranza nella misura in cui il programma della maggioranza ed il metodo democratico e partecipativo da noi sposato verrà seriamente messo in atto dal Sindaco che, in tempi rapidi e non più rinviabili, dovrà azzerare la sua giunta e cercare di ritrovare e rilanciare quelle motivazioni che erano l’elemento trainante del progetto Alleanza per la Città.
Annalisa Petitto e Francesco Dolce