La vincitrice ha cantato “Libera da me”, composto da Corrado Sillitti e scritto da Giacomo D’Agostini. Al secondo posto si è classificato Damaris Azzoni (feat. Noemi Iannello) con “Polvere d’infinito” di Azzoni – Dell’Utri. Al terzo posto gli Antura,a cui è stata garantita la partecipazione a Sanremo Rock” con Che si salvi chi può” di Lantillo – Cassaro. Premio della critica a Martina Buggea, che ha dedicato il premio al padre scomparso. La nissena si era esibita venerdì 11 marzo con “Senza più paura” di D’Agostini – Sillitti, ma non era riuscita ad aggiudicarsi un posto in finale.
Di seguito la classifica ufficiale, con i voti complessivi della giuria: Vitino Il miglior errore 53, Federica Scarlata Io sarò 53, Cristian Burgio La stanchezza dei buoni propositi 44, Manlio Cotoria Sardo Libera 58, Damaris Azzoni Polvere d’infinito 55, Antura Che si salvi chi può 54, Sharon Muscollasberna Se… 44, Federica La Rocca Fragile 43.
Lo show si è aperto con la coreografia, di grande impatto visivo, della Scuola Fly Dance di Alba Bifarella: 25 ballerini, uno per ciascuna edizione del festival, con indosso una t-shirt a numerazione progressiva. Sul palco, gli effervescenti Donatello Polizzi e Toto Venti, per il terzo anno investiti della conduzione, terapeutici dispensatori di simpatia e sagaci battute, che hanno beneficiato della classe, dell’eleganza e della simpatia di Francesca Ceci, rinomata e talentuosa attrice di teatro. L’appuntamento finale della prestigiosa rassegna canora ha regalato non poche emozioni agli spettatori che hanno gremito, sabato 12 marzo, il teatro Margherita per l’occasione sold-out: così come già due delle tre precedenti serate. Concorrenti in gran vena che hanno sciorinato prove di assoluto valore canoro, nonostante testi e arrangiamenti non proprio all’altezza, come hanno più volte sottolineato Rossana Casale, Gianni Errera, direttore di Sanremo Rock e Gian Luca Giudici, rappresentante di Castrocaro: la differenza l’hanno fatta le “voci”, il talento, la grinta, la personalità.
Rossana Casale ha inoltre deliziato il pubblico con un’esibizione assolutamente straordinaria, accompagnata da Eugenio Cardillo. Ospite anche Paola Marotta che è tornata sul palco del Margherita dopo esserci stata nel 2012: la nissena, recentemente protagonista di “Amici”, ha ammaliato con la sua voce “calda” e matura, entusiasmando gli spettatori. Infine è stata la volta di Francesco Scimemi, esplosivo mago-cabarettista, che per i suoi numeri ha utilizzato come “cavie” alcuni spettatori: si è riso sino alle lacrime, travolgente.
L’unico … neo, la “sparizione delle targhe della premiazione”: un giallo rimasto irrisolto. Non ha sortito nessun effetto neanche l’appello della Casale che ha invitato gli autori del deprecabile gesto a ritornare sui propri passi e, possibilmente, a riconsegnare il maltolto.
Il bilancio finale della quattro giorni, dal 9 al 12 marzo, certifica che la risposta il Festival l’ha data “sul campo” senza se e senza ma: risultato ancor più pregnante ed incisivo tenuto conto che fino a 20 giorni or sono era concreto il rischio, visti i tagli da parte dell’amministrazione comunale, che la kermesse potesse saltare.
Ora il Festival si sposta dal teatro alla tv. Martedì 15 Marzo, il gran galà “come 25 anni fa” andrà in onda su TCS canale 116 del digitale terrestre alle ore 21,00. Mentre la finalissima andrà in onda Martedì 22 Marzo sempre alle 21,00.
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Tony Maganuco si conferma in città il solo grande imprenditore professionista con uno spettacolo sempre nuovo ed eccezionale.Di certo riesce a riempire un teatro per quattro giornate consecutive.Modi Ovadia voluto fortemente da questa amministrazione e pagato a fior di quattini non riesce neppure a far arrivare le autorità a gratis