Sicilia, il 7 maggio mobilitazione generale dei sindacati contro Crocetta: “E’ il peggiore”

crocettaPALERMO – Annunciano una primavera all’insegna della mobilitazione Cgil, Cisl e Uil siciliane, che sabato 2 aprile saranno in piazza nelle nove principali citta’ dell’isola nell’ambito della protesta indetta su scala nazionale per chiedere di cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani. Il 7 maggio i sindacati terranno, inoltre, a Palermo una manifestazione regionale contro “l’inerzia” del governo Crocetta, “uno dei peggiori che la Sicilia abbia mai avuto”, hanno detto stamani in conferenza stampa i segretari generali dei tre sindacati, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, per una legislatura che “non ha fatto da spartiacque rispetto al passato”. Al governo Cgil, Cisl e Uil chiedono “un cambio immediato di rotta e di passo, altrimenti – hanno sottolineato – e’ meglio staccare la spina”. Per quanto riguarda le pensioni, Pagliaro, Milazzo e Barone hanno denunciato che “si continua a cercare di fare cassa sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati ai quali, con la riforma Monti- Fornero, sono stati scippati 80 miliardi di euro”. Cgil Cisl e Uil chiedono la perequazione annua per la rivalutazione delle pensioni, flessibilita’ in uscita per rinsaldare il rapporto generazionale, il riconoscimento dei lavori usuranti, soluzioni per gli esodati, la separazione tra previdenza e assistenza. Insomma, hanno rimarcato, “un sistema improntato a solidarieta’ ed equita'”. Contestualmente, i sindacati avvieranno la fase di preparazione della mobilitazione del 7 maggio per la quale e’ previsto un corteo che da piazza Marina raggiungera’ piazza Indipendenza, a Palermo. Al governo regionale i sindacati contestano l’immobilismo sul fronte delle riforme e la mancanza di una visione strategica per lo sviluppo della Sicilia. “Abbiamo di fronte il quadro desolante di una Regione senza piu’ risorse e che non e’ in grado di spendere neppure quelle europee. In silenzio pure di fronte alla decisione del Parlamento europeo del febbraio scorso che ha riconosciuto alla Sicilia la condizione di insularita’. Un altro anno e mezzo cosi’ e non restera’ piu’ nulla in piedi. E’ giunto il momento che i siciliani scelgano il cambiamento e scendano i piazza con noi”.
Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani”, e’ lo slogan della mobilitazione nazionale che il 2 aprile in Sicilia si svolgera’ in questo modo: a Palermo dalle 9.30 gazebo in piazza Politeama, volantinaggio nei comuni di Bagheria, Corleone, Partinico, Petralia Sottana, Termini Imerese. E dalle 17 gazebo con volantinaggio nelle piazze principali di questi centri. A Catania concentramento alle 9.30 in piazza Stesicoro, corteo per via Etnea e comizio di Pagliaro in piazza Manganelli. Messina: concentramento in piazza V. Emanuele Orlando dove parlera’ il segretario generale Barone, e corteo fino alla Prefettura. Siracusa: concentramento in piazza Marconi, corteo per Corso Umberto fino alla Prefettura, comizio di Milazzo, in piazza Archimede. Ad Agrigento dalle 9,30 gazebo a Porta di Ponte (di fronte alla Prefettura) con volantinaggio. A Enna concentramento in piazza Vittorio Emanuele con volantinaggio, corteo fino alla Prefettura e consegna di un documento al prefetto. Caltanissetta: gazebo di fronte alla Prefettura con volantinaggio. A Ragusa concentramento in piazza delle Poste e corteo fino alla Prefettura. A Trapani manifestazione alle 9.30 nell’hotel Crystal, in Piazza Umberto I.

View Comments

  • Si è fermanente d'accordo a 360 gradi sulla linea giudicante della triplice trimurti sindacale.-
    L'ex fondamentalista comunista,smentendo il suo credo, con una condotta politica favorevole
    a porre in essere della macelleria sociale in tanti campi come sanità e trasporti che hanno portato alla disperazione il popolo sovrano siciliano in particolar modo
    quello con gravi e disagiate condizioni economiche personali e familiari .-

  • dovremmo essere tutti i siciliani a determinare la fine di questo sfacello , dal più piccolo al più anziano . siamo ridotti alla povertà assoluta. bastaaaaaaaa

Condividi