CALTANISSETTA – Associazione a delinquere finalizzata alle truffe, sostituzione di persona e falso materiale commesso da privato. È l’ampio ventaglio di contestazioni di cui, a vario tiolo, una presunta rete organizzata e specializzata nelle truffe ai danni di società finanziarie dovrà rispondere in aula. Lo farà al cospetto del tribunale presieduto da Antonio Napoli (giudici a latere Alex Costanza e Claudio Emanuele Bencivinni), mentre a rappresentare l’accusa sarà il pubblico ministero Maria Carolina De Pasquale.
Sul banco degli imputati sono chiamati il cinquantaseienne Eugenio Amico, la quarantaquattrenne Giuseppina Annatelli, il trentottenne Salvatore Faulisi, il quarantaseienne Rosario Guarnaccia, due tunisini, il trentaduenne Hamdi Makrem, il trentaquattrenne Moez Abed e il quarantenne Michele Giarratana (assistiti dagli avvocati Giacomo Vitello, Giuseppe Dacquì, Gianluca Amico, Boris Pastorello ed Alberto Salietro). L’ultimo della lista di accusati, Giarratana, è ritenuto l’anima dell’intera inchiesta e in tal senso avrebbe fornito anche un contributo non indifferente. Mettendo a posto alcuni tasselli di uno scenario complessivo abbastanza intrecciato. Che s’è fatto un po’ complicato per il numero dei raggiri messi a segno. Sarebbero, nella globalità dell’indagine, una sessantina e forse più. (di Vincenzo Falci, fonte gds.it)