MUSSOMELI – L’arciconfraternita del SS. Sacramento per sensibilizzare l’opinione pubblica, e non solo, per le note problematiche dell’Ospedale M. I. Longo e per tenere alta l’attenzione verso la struttura sanitaria locale, ha accolto favorevolmente la richiesta , inoltrata dai medici dell’Ospedale , con cui hanno chiesto di potere portare la barella col Cristo sino al Calvario il giorno del venerdì Santo. La dirigenza del sodalizio, rappresentata dal Superiore Bruno Imperia, ha concesso l’ultimo tratto del percorso che da Piazza Umberto porta in cima al calvario. Un gesto per richiamare l’attenzione delle autorità governative, e non solo, affinchè l’Ospedale di Mussomeli, con le sue attuali criticità, venga seriamente aiutato, in quanto sta aumentando la preoccupazione della popolazione non solo mussomelese ma anche di tutta quella del circondario. Così il dott. Saverio Sciarrino: “Con la richiesta di portare la barella col Cristo al Calvario, inoltrata al Superiore e al Consiglio dell’Arciconfraternita, abbiamo inteso visibilizzare il problema legato all’Ospedale e che, in questo momento, sappiamo tutti, sta attraversando un momento di difficoltà e di criticità; con questo gesto visibile , noi, come medici che rappresentiamo l’ospedale, portando la barella in cima calvario, alla crocifissione, diamo un chiaro segnale, in questo modo, che anche l’Arciconfraternita, la comunità tutta, praticamente, è sempre presente e consapevole dei problemi legati al nostro paese, nonché al nostro Ospedale”. Intanto, saranno tre medici rappresentanti dell’unità operativa di medicina , unità operativa di ortopedia e unità operativa di chirurgia, nelle persone del Saverio Sciarrino, il dott. Pino Sorce per quanto riguardo la chirurgia ed il dott. Calogero Vullo per l’ortopedia: Ci saranno tre rappresentanti del comitato mamme nelle persone di Rita Piazza, Laura Spoto e Maria Rita Bellanca. “Tutto ciò per far si, ha commentato il dottore Sciarrino, di mantenere alta l’attenzione nei confronti del nostro Ospedale , affinché queste criticità, che perora sono presenti nel nostro ospedale, possano essere risolti”.