È sicuramente positivo il bilancio dei risultati ottenuti nello scorso 2015 dall’attività condotta dalle Fiamme Gialle nissene guidate dal Colonnello Luigi Macchia che ha tracciato un consuntivo sull’impegno nel Nisseno.
La Guardia di Finanza, unico organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario, è in grado di colpire, in maniera trasversale, i fenomeni che ostacolano la crescita e il funzionamento del mercato, favorendo lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno.
L’impegno dei finanzieri nisseni riversato in tale comparto si è concretizzato in 414 attività ispettive, tra verifiche fiscali, controlli, accertamenti patrimoniali, nonché 2.309 tra controlli sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, controlli su strada e controlli sugli indici di capacità contributiva. Con riguardi ai reati fiscali scoperti, sono stati denunciati a piede libero 81 soggetti mentre per 3 persone sono scattati gli arresti.
Va evidenziato che l’attenzione riservata dalla Guardia di Finanza al “sommerso d’azienda” ha permesso di individuare 25 evasori totali, cioè operatori economici sconosciuti al fisco, e 8 evasori paratotali, vale a dire contribuenti che non hanno
dichiarato redditi per un ammontare superiore al 50% di quelli effettivamente dovuti. Sono stati inoltre scoperti 82 tra lavoratori in nero e/o irregolari, per i quali sono stati verbalizzati 33 datori di lavoro.
È da sottolineare, in quest’ambito, l’importanza dell’utilizzo da parte dei Reparti del Corpo delle “indagini finanziarie” nel condurre l’attività ispettiva, che permettono di ricostruire tutti i possibili flussi finanziari riconducibili al contribuente.
Va rilevato, inoltre, che nei confronti di soggetti che hanno commesso reati fiscali, ponendo in essere condotte illegali con il precipuo ed esclusivo intento di accrescere indebitamente e illecitamente il proprio patrimonio, sono state avanzate all’Autorià giudiziaria proposte di sequestro per equivalente pari ad oltre 10,3 milioni di euro.
In tal senso, le Fiamme Gialle nissene, nello scorso anno, hanno effettuato 94 tra controlli su ticket sanitari, controlli sulle Prestazioni Sociali Agevolate (cioè gli aiuti economici e i servizi sociali di assistenza che spettano ai cittadini che ne hanno diritto sulla base della loro condizione economica e sociale, come ad esempio: contributi per gli affitti, esenzione dal pagamento di rette per asili nido e mense scolastiche, borse di studio) e sulla spesa previdenziale, rilevando ben 45 irregolarità che hanno portato alla denuncia di 46 persone e all’arresto di una.
Un cenno a parte merita l’attività istituzionale indirizzata sul versante del corretto impiego di fondi agevolati, a carico del bilancio comunitario, nazionale o locale. Con riferimento alla spesa comunitaria i finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno eseguito 54 interventi denunciando 36 soggetti. Nel comparto sono stati controllati contributi per un valore pari a 2.691.201 euro contestando indebite percezioni per € 1.953.177 ed elevando sanzioni per 1.618.294 euro. Per quanto riguarda, invece le frodi a carico del bilancio nazionale e locale, sono stati effettuati 5 interventi che hanno portato alla denuncia piede libero di 5 soggetti e all’arresto di una persona, ai quali sono state contestate indebite percezioni per 63.680 euro a fronte degli 86.976 di contributi controllati. Infine, per reati contro la Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 36 persone, delle quali 20 rivestivano la qualifica di Pubblico Ufficiale.
Nei controlli condotti quotidianamente nei confronti degli esercizi commerciali, per verificare la regolare emissione di scontrini e/o ricevute fiscali, sono state rilevate 825 violazioni tra mancate emissioni ed altre violazioni pari a circa il 44 % dei controlli effettuati. A causa di reiterate mancate emissioni dei documenti fiscali nel corso degli anni, nel 2015 29 esercizi commerciali hanno subito la chiusura temporanea dell’attività.
L’impegno dei finanzieri nella lotta alla contraffazione, al falso made in Italy e alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute, in particolare dei
bambini, ha portato al sequestro di 2.179 tra capi d’abbigliamento e accessori recanti marchi contraffatti, 19.877 tra D.V.D. e C.D. contraffatti e altri materiali elettronici e 208 tra giocattoli e altri beni di consumo.