CALTANISSETTA – “Le regole esistono per salvaguardare più deboli: per tutelare anziani e infanzia. Senza regole assisteremmo al trionfo degli arroganti. Siamo noi che per primi rispettiamo le regole e dobbiamo esigere che esse vengano rispettate, per costruire la civile convivenza”. Il comandante regionale Sicilia della Guardia di Finanza Gen. D. Ignazio Gibilaro (nella foto), con incisività ha sintetizzato lo spirito che impregna le regole, il compito che spetta alle fiamme gialle e l’impegno quotidiano con il quale lo esplicano, nel corso della quarta edizione del progetto “educazione alla legalità economica”, patrocinato dal comando generale della Guardia di Finanza e dal ministero dell’università e della ricerca, rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie della provincia nissena, che si è svolto stamani, martedì 15 marzo nel capoluogo nisseno, nella splendida cornice del teatro Margherita, per l’occasione gremito di ragazzi.
Sul palco il giornalista-presentatore Salvo La Rosa coadiuvato dal capitano Sebastiano Rapisarda, il cui impegno è stato determinante per lo svolgimento della manifestazione che ha l’intento di far maturare la consapevolezza del valore della legalita’ economica, con particolare riferimento all’attivita’ svolta dal corpo a contrasto dell’evasione fiscale, dello sperpero di denaro pubblico, della contraffazione, delle violazioni dei diritti d’autore, degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti ed, in generale, di ogni forma di criminalita’ economico-finanziaria. Il progetto, anche per l’anno scolastico 2015/2016, prevede l’organizzazione, a livello nazionale, di incontri presso le scuole orientati a: – creare e diffondere il concetto di “sicurezza economica e finanziaria”; – affermare il messaggio della “convenienza” della legalita’ economico finanziaria; – stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del delicato ruolo rivestito dal corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle liberta’ economiche. All’iniziativa e’ abbinato un concorso denominato “insieme per la legalità” che ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, tramite il coinvolgimento delle scuole, sul valore civile ed educativo della legalita’ economica, nonche’ in merito alle attivita’ svolte dal corpo in tali settori, favorendo la loro espressione libera, creativa e spontanea sulla tematica.
Autorità civili e militari in prima fila per sostenere un’encomiabile iniziativa dal pregnante valore sociale e formativo: Sua Eccellenza Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta; il Prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta; il Questore Bruno Megale; il presidente dell’ANM Caltanissetta Fernando Asaro; il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Gerardo Petitto; il sindaco Giovanni Ruvolo; il dirigente dell’ufficio scolastico Filippo Ciancio. L’apertura della manifestazione è stata affidata al capitano Sebastiano Rapisarda che ha sintetizzati le molteplici investigazioni della Gdf, non solo in tema di reati fiscali, ma di contrasto al traffico degli stupefacenti ed alla tutela dei più deboli, in particolare gli anziani. Toccante il video dedicato al tema, “spalle al muro”, accompagnato dalla canzone di Renato Zero. Poi le strazianti immagini dei maltrattamenti ad infermi dai capelli bianchi, raccolte dalla guardia di finanza nel corso di un’operazione che a Terni portò alla chiusura di un ospizio lager.
La crescita della coscienza civile, l’importanza della legalità, sotto diverse sfaccettature, sono gli argomenti che, con angolazioni diverse, hanno elaborato le autorità invitate a porgere un saluto ai tanti studenti presenti. Il vescovo Mario Russotto nel suo penetrante discorso ha ricordato Gesualdo Bufalino che disse la mafia non si distrugge con gli eserciti, ma datemi 100 maestri e la debelleremo: è un problema di cultura. Poi da Seneca “la vita è una lotta”, fino alla poetica chiusura affidata alla metafora della speranza di poter sempre costruire un futuro da affidare ai giovani, citando la canzone di Francesco Guccini, il vecchio e il bambino. Sul palco a seguire il Prefetto Maria Teresa Cucinotta, il primo cittadino Giovanni Ruvolo, il presidente di ANM Caltanissetta Fernando Asaro, il comandante regionale Sicilia della Guardia di Finanza Gen. D. Ignazio Gibilaro, il comandante provinciale Colonnello Luigi Macchia, ed i deputati nazionali Azzurra Cancelleri e Rizzo Gianluca (entrambi M5S).
La consueta, disinvolta professionalità di Salvo La Rosa ha introdotto i molteplici argomenti che sono stati sviscerati anche in maniera leggera: le musiche di Ennio Morricone (colonna sonora de ‘Il Bello, il Brutto e il Cattivo’ e C’era una volta in America) eseguite dall’orchestra del liceo musicale “Vincenzo Bellini”, diretta dal maestro Angelo Li Calsi; video tratti dai film con Antonio Albanese “Qualunquemente” e Checco Zalone in “Cado dalle nubi”, spezzone di un intervento di Fiorello, in passato testimonial di campagne anti-evasione, messaggio di Miele (Manuela Paruzzo) contro la pirateria audio-visiva, le telefonate in diretta di Pippo Baudo e Giuliano Sangiorgi (di origine nissene) voce dei Negramaro, per chiudere con dei filmati che hanno descritto “crudemente” gli effetti deleteri della cocaina e dell’alcool sul corpo umano.
I giovani hanno seguito con interesse, manifestando il loro apprezzamento con ripetuti applausi. La Guardia di Finanza, per la quarta volta, ha piantato un seme importante nella coscienza di molti studenti: la speranza è che, in futuro, possa germogliare l’albero della coscienza civile basata sulla convivenza e sul rispetto delle regole