ROMA – “Come la marcia dei quarantamila dei quadri e dei dirigenti Fiat nel 1980 cambio’ il Paese sul piano dei rapporti sindacali, il Family Day dello scorso 30 gennaio ha la stessa portata storica per quanto riguarda i diritti civili. Nessun partito e nessun uomo di buon senso puo’ ignorare il processo di partecipazione che si e’ messo in moto e che non si fermera’ piu’, perche’ la moltitudine di militanti presenti al Circo Massimo ha preso consapevolezza della forza delle proprie idee basate sulla difesa della famiglia e dei diritti dei bimbi. Quella stessa moltitudine ha preso consapevolezza di essere rappresentativa dell’intero popolo italiano perche’ nessuno, e ripeto nessuno, oggi riesce piu’ a mobilitare un simile numero di persone. Ecco perche’ non accetta logiche al ribasso”. E’ quanto dichiara il deputato di Area popolare Alessandro Pagano. “Per questo la stepchild adoption rappresenta solo una parte del problema. Il solo stralcio dell’art. 5 del ddl Cirinna’ non puo’ bastare. Ad esso deve accompagnarsi infatti qualsiasi rifiuto a un compromesso, quali ad esempio l’affido rafforzato, e la previsione che la pratica dell’utero in affitto, cosi’ come il turismo sessuale pedofilo, deve essere normato quale reato universale. Ma soprattutto – prosegue Pagano – urge la cancellazione di tutti i riferimenti al matrimonio, con particolare riferimento all’art. 3. Quando il segretario Pd Matteo Renzi dice “Noi vogliamo una legge, qualunque essa sia”, commette un errore perche’ se si perpetuasse questa ipotesi, da quel momento in poi qualsiasi giudice, non necessariamente a Strasburgo ma addirittura in un qualsiasi tribunale di provincia, completerebbe il misfatto con sentenze a dir poco creative. Ne abbiamo avuto prove a bizzeffe nei mesi scorsi. Quindi – conclude Pagano – si deve trovare un’altra soluzione e che esiste: cominciare a ragionare sul ddl ‘testo unico sui diritti delle persone conviventi’, presentato al Senato a prima firma Sacconi”.
(Fonte ansa.it)