Salute

San Cataldo. Rubati due alberi di ulivo dal Parco Urbano Achille Carusi, ma l’Associazione a Straula ne ha ripiantati altri due.

Redazione 1

San Cataldo. Rubati due alberi di ulivo dal Parco Urbano Achille Carusi, ma l’Associazione a Straula ne ha ripiantati altri due.

Mar, 16/02/2016 - 22:11

Condividi su:

12742354_1153601407985897_2386030910576518442_nSAN CATALDO. Due alberi di ulivo sono stati rubati dal Parco urbano Achille Carusi. A renderlo noto è stata l’associazione Straula. I due alberi erano stati piantumati un mese fa proprio dai componenti della stessa Associazione da sempre impegnata nella salvaguardia e promozione del territorio. “A un mese di distanza – ha raccontato l’Associazione – dalla piantumazione di 204 alberi, uno per ogni nuovo nascituro, questa mattina ci siamo recati al Parco Achille Carusi, in presenza dell’Assessore Angelo La Rosa, per un sopralluogo che aveva come obiettivo la valorizzazione del sito e la programmazione della manutenzione dello stesso. Purtroppo abbiamo assistito increduli ad un fatto increscioso. Hanno rubato due alberi di ulivo, gli unici due di quella essenza, piantumati e acquistati dall’Associazione Straula”. Un furto che ha destato non poca amarezza tra i componenti della stessa Straula: “Verrebbe da dire che “è proprio vero, viviamo in una realtà che riesce a progredire con difficoltà a causa della sua stessa pochezza culturale, in cui ancora è presente un forte distacco dalla cosa pubblica, in cui persiste quel carattere che affonda le radici nello spirito mafioso che porta a pensare a qualcuno che è lecito privare un intera città del proprio parco urbano, importante è rubare degli alberi da frutto da poter piantare nella propria campagna. Verrebbe da arrendersi a tutto ciò”. Tuttavia, all’amarezza è poi subentrata la voglia di non mollare e di proseguire nella valente opera di promozione e valorizzazione del territorio che in questi anni ha visto la Straula sempre in prima fila: “Bene noi siamo più testardi di quell’ignorante che ha pensato di sottrarre alla nostra collettività i due alberi, li abbiamo ricomprati e messi a dimora e torneremo a farlo tutte le volte che qualcuno sarà preso da becero spirito di sopraffazione”. Poche ma significative le parole dell’assessore comunale al territorio e ambiente Angelo La Rosa a commento dell’accaduto: “La povertà culturale è il danno peggiore. Arrendersi è come piegarsi all’ignoranza”.