ROMA – Osceno e indecente. Questa la dura posizione di Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d’Italia, l’Associazione di categoria aderente a Federalimentare e Confindustria, nei riguardi dell’ennesimo Comunicato Stampa Coldiretti Puglia avverso le importazioni di “grano inquinato”. Italmopa ricorda, in particolare, che l’Industria molitoria italiana a frumento duro trasforma annualmente circa 5,5 milioni di tonnellate di materia prima frumento duro per la produzione di semole destinate essenzialmente all’Industria pastaria, mentre la produzione nazionale utilizzabile di frumento duro risulta essere stabilmente inferiore a 4,0 milioni di tonnellate. Importazioni indispensabili e particolarmente onerose, come noto alla stessa Coldiretti Puglia, per garantire il costante e corretto approvvigionamento dell’industria pastaria in semole di qualità. Il frumento duro importato, prosegue Italmopa, per poter essere immesso nel territorio dell’Unione europea, deve rispettare i medesimi requisiti igienico-sanitari richiesti per i prodotti nazionali. I costanti e severi controlli sia da parte delle competenti Autorità di vigilanza, sia da parte delle stesse Aziende molitorie utilizzatrici, nell’ambito dei piani di autocontrollo, garantiscono la piena rispondenza del prodotto importato alle normative nazionali e comunitarie. L’irresponsabile strategia di terrorismo mediatico messa in atto da Coldiretti Puglia, oltre a ledere gravemente l’industria della trasformazione del frumento duro, da sempre fiore all’occhiello dell’agroalimentare italiano, appare irriguardosa nei confronti dei consumatori che hanno diritto, in ogni circostanza, ad un’informazione corretta che non può essere calpestata per meri motivi di natura corporatista. Le continue provocazioni di Coldiretti Puglia rendono, inoltre, particolarmente complicata l’interlocuzione in atto presso la Cabina di Regia Pasta, strumento fortemente voluto dall’Industria della trasformazione con la partecipazione di tutti gli attori della filiera frumento duro e pasta oltre che dei dicasteri MIPAF e MISE. Un motivo in più per esigere l’intervento di Coldiretti nazionale sulle iniziative irresponsabili di Coldiretti Puglia. Italmopa chiede infine un forte e autorevole intervento da parte di tutte le Amministrazioni locali e nazionali competenti, a tutela dell’Industria molitoria, categoria che opera e intende continuare a operare nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti, di qualsiasi natura esse siano, e nell’interesse di tutta la filiera.
di Redazione 3
Ven, 08/11/2024 - 16:53