GELA – Potrebbero trascorrere pochi giorni fino ai tre mesi per conoscere il destino del Muos, l’impianto di comunicazioni satellitare militare Usa, realizzato nella riserva del Sughereto di Niscemi (Caltanissetta). Nell’udienza di oggi, infatti, i giudici del Consiglio di giustizia amministrativa erano chiamati a esprimersi sull’appello proposto dal ministero della Difesa contro la sentenza del Tar del 13 febbraio 2015 che aveva confermato l’annullamento delle autorizzazioni concesse dalla Regione. Per l’occasione, stamane una nutrita rappresentanza del comitato No Muos ha atteso l’esito davanti gli uffici del Cga a Palemo. “Oggi il giudizio e’ andato in decisione – ha detto l’avvocato Sebastiano Papandrea che assieme a Paola Ottaviano e Nicola Giudice rappresentano il comitato No Muos- anche stavolta abbiamo cercato di rimarcare i punti critici che a nostro giudizio sono rimasti scoperti. Su tutti, rimane il problema fondamentale del difetto istruttorio delle autorizzazioni originarie concesse dalle Regione del 2011 che sono state emesse in violazione delle normative ambientali e del regolamento della riserva. Ad ogni modo, noi confidiamo nel rigetto dell’appello proposto dall’avvocatura del ministero e nell’accoglimento degli appelli incidentali presentati dal comune di Niscemi e da Legambiente. Siamo ottimisti -ha aggiunto-, certamente e’ una vicenda dove ci sono forti pressioni, anche in ambienti governativi. Staremo a vedere -ha concluso- gia’ guardiamo in maniera fortemente critica la sentenza parziale emessa a settembre dal Cga che abbiamo impugnato con ricorso per revocazione”.
di Redazione 1
Mer, 27/11/2024 - 07:19