Tra le sue canzoni riarrangiate in modo essenziale e raffinato, che sfiorano i confini del jazz e della word music, Kaballà rilegge brani di poesia e prosa che spesso lo hanno ispirato – da Sciascia a Pirandello, da Consolo a Brancati – mentre su uno schermo scorrono immagini di grande suggestione, brani di film storici da Visconti ai Fratelli Taviani, da Straub e Huillet all’Istituto Luce, sapientemente montati da Sebastiano Gesù, critico cinematografico e docente di storia del cinema all’Università di Catania. Tutto questo per narrare di una terra, un popolo, un “modus vivendi” dove la canzone diventa presupposto per un viaggio immaginario sul filo della memoria.
Kaballà, al secolo Pippo Rinaldi, è un compositore siciliano che vive e lavora a Milano da moltissimi anni. La lontananza dalla Sicilia lo ha portato a cercare “un ponte di pietra lavica” che lo riportasse ai luoghi della memoria, così ha intrapreso un percorso alla ricerca di contaminazioni di stili musicali, ispirazioni letterarie e dialetto siciliano. Nonostante la pubblicazione di numerosi album, Kaballà si è affermato anzitutto come autore, collaborando con artisti del calibro di Eros Ramazzotti, Vario Venuti (è coautore di “Crudele”), Antonella Ruggiero, ma anche Alessandra Amoroso, Alex Britti, Carmen Consoli, Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti (La Cruz), Mietta, Musica
Nuda, Nicky Nicolai, Noemi, Anna Oxa, Raf, Ron, Valerio Scanu, Paola Turci, Nina Zilli e tantissimi altri. Fin dall’inizio della sua carriera Kaballà ha avuto l’opportunità di farsi notare come autore anche nel mondo del cinema, ed ha avuto anche alcune insolite incursione nel campo del musical e della televisione. Pur vagabondando in molteplici direzioni musicali, Kaballà continua comunque a mantenere vivo il legame artistico e culturale con la sua terra d’origine, mantenendo intatto il suo personalissimo stile degli esordi fatto di un’interessante miscela di pop, canzone d’autore e sonorità etniche abbinate a testi, spesso in lingua siciliana, molto curati e intensi e non di rado arricchiti da numerosi riferimenti letterari. Dal 2015 ha un contratto di esclusiva editoriale con la Sugar di Caterina Caselli.
LA SCUOLA VA A TEATRO- AGEVOLAZIONI PER I PIU’ GIOVANI
L’Amministrazione comunale di Caltanissetta, particolarmente attenta a sensibilizzare i più giovani alla fruizione della cultura, ha approvato un piano tariffario ridotto per la vendita dei biglietti d’ingresso al Teatro Regina Margherita. Su iniziativa dell’Assessore alla Creatività e Cultura, Marina Castiglione, è stato proposto e approvato un piano tariffario agevolato per gli studenti al fine di favorire un’abitudine alla cultura teatrale che sia economicamente sostenibile. Gli studenti fino a 20 anni di età potranno così usufruire delle seguenti agevolazioni:
Le tariffe agevolate riservate agli studenti, valide fino a esaurimento posti, sono state approvate tenendo conto del valore formativo del Teatro e in particolar modo di alcuni spettacoli inseriti nel cartellone 2016, idonei a coadiuvare il percorso formativo ed educativo attuato all’interno delle scuole.
CRODINO, BIONDO APERITIVO ZERO IMPEGNATIVO. SPONSOR DEL TEATRO REGINA MARGHERITA DI CALTANISSETTA
L’aperitivo italiano per antonomasia sostiene il Comune di Caltanissetta nella programmazione del Teatro Regina Margherita. Prodotto nella valle Antigorio, a 16 km da Domodossola, Crodino è miscelato dal 1964 da mani esperte secondo la ricetta originale segreta: un cuore aromatico ottenuto da acqua di sorgente ed estratti di erbe, spezie, legni e radici di primissima qualità provenienti da ogni parte del mondo. Crodino racchiude in sé sapori e profumi perfettamente miscelati: chiodi di garofano, semi di cardamomo, coriandolo e noce moscata. Questi ed altri estratti segreti di erbe e spezie, una quindicina in tutto, connotano le note sensoriali di Crodino rendendolo unico e inimitabile. L’unione armonica di questi ingredienti ricercati e rimasti da sempre invariati) contribuiscono a farne un analcolico di grandissima qualità. Ma il segreto più affascinante della ricetta di Crodino è il tempo: è proprio il riposo (l’estratto viene lasciato riposare fino a 6 mesi prima di essere trasformato) ad armonizzare tutti i componenti. Ed è proprio il “tempo” il comune denominatore che lega Crodino al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta. Entrambi, infatti, sanno che per fare bene le cose ci vuole tempo: ci vuole tempo, pazienza e amore per generare un prodotto “unico” come Crodino e ci vogliono gli stessi ingredienti per costruire una coscienza civile, per seminare passione per la cultura e amore per il teatro.