BUTERA. Bisogna riconoscere ai lavoratori forestali stagionali il profilo di addetto forestale come lavoratore ecologo forestale. A sostenerlo è stato il prof. Salvatore Lisi (nella foto), docente buterese che insegna ecologia agraria, storia dell’agricoltura e sociologia rurale all’Istituto professionale di Stato di Mazzarino. Il prof. Lisi al riguardo ha rilevato: “La figura del “forestale” è sempre esistita nella storia per cui ritengo che, a difesa del territorio siciliano e dei lavoratori forestali, debba essere assunta una posizione costruttiva e non denigratoria verso questi lavoratori;  oggi questa categoria di lavoratori viene denigrata ingiustamente a fronte di insufficienti investimenti nel settore selvi colturale; va invece riconosciuto a questi dipendenti il profilo dell’addetto forestale come lavoratore ecologo forestale istituendo un albo professionale regionale, nazionale ed europeo, al quale far rifermento per reperire personale da destinare alla cura e manutenzione, oltre che dei boschi, anche delle ville urbane demaniali e quindi del verde pubblico in generale”. Inoltre Salvatore Lisi ha posto l’esigenza che gli addetti forestali vadano immessi in ruolo, recependo la normativa europea secondo cui i lavoratori precari, dopo un certo numero di anni di lavoro, vanno assunti a tempo indeterminato. Il tutto con i fondi derivati dalle tasse che le industrie e le altre attività produttive che inquinano l’ambiente dovrebbero pagare e con il cui ricavato finanziare il potenziamento dei boschi. “Il lavoro degli addetti forestali – ha concluso Lisi –  non va considerato una forma di assistenzialismo, ma un lavoro produttivo a tutti gli effetti”.