CALTANISSETTA – Si celebra oggi, giovedì 4 febbraio, la Giornata Mondiale contro il cancro , occasione questa per riflettere e responsabilizzare ancor di più tutta quanta la comunità civile, politica,sanitaria su un problema di portata planetaria,quello appunto dei tumori . Basti pensare che nel 2012 in Europa ci sono stati 3 milioni di nuovi casi,in Italia 360.000, in Sicilia circa 22.000 (60 casi al giorno, e 2,5 ogni ora)
La giornata è figlia del Vertice Mondiale contro il Cancro per il Nuovo Millennio, svoltosi a Parigi il 4 febbraio 2000. In quell’incontro, partendo dalla preoccupazione del profondo impatto del cancro sulla vita e sulla sofferenza degli ammalati e dei loro nuclei familiari-amicali, nella consapevolezza che un’assistenza sanitaria di buona qualità costituisca un diritto umano fondamentale ed inalienabile, fu predisposta e sottoscritta la Carta di Parigi contro il cancro. Tale Carta sollecitava l’ auspicata alleanza (tra ammalati,ricercatori, operatori sanitari, istituzioni, Governi, industrie e media) per combattere il cancro ed i suoi maggiori alleati, ossia paura, ignoranza, fatalismo. Quella stessa Carta sottolineava la necessità di responsabilizzare i singoli attraverso l’assunzione di una mentalità salutista e di un corretto stile di vita
Diversi, infatti, sono i fattori conosciuti (fumo, alcool, inquinanti ambientale, obesità, alimentazione ricca in grassi ed addittivi, vita sedentaria…), che inducono o facilitano la comparsa dei processi tumorali). Evitare o correggere questi negativi fattori potrebbe ridurre del 75-80 % l’entità del problema cancro.
Stefano Vitello (direttore Unità operativa di ONCOLOGIA Medica –Caltanissetta), dopo aver spiegato antecedentemente i motivi che hanno portato all’istituzione di questa giornata, ci illustra l’attuazione di programmi di screening, che l’Asp di Caltanissetta sta portando energicamente avanti con l’intelligente supporto delle associazioni di volontariato, rappresenta un efficace strumento per cogliere nelle fasi iniziali, asintomatiche, gli incipienti processi tumorali per garantire così maggiore possibilità di guarigione. E diventa sempre più importante prendere consapevolezza della necessità di un impegno comune sia per la riduzione del rischio, attraverso adeguate campagne di controllo e prevenzione, sia per l’implementazione del processo sanitario della presa in carico del malato oncologico che vada dalla diagnosi alla terapia, al supporto psicologico, al follow-up , alla riabilitazione, alla terminalità .
Urge, però, sempre più da parte dei singoli una matura corresponsabilità, che si basa su pochi punti:
- Utilizzare la” dieta mediterranea” ( prodotti stagionali, frutta fresca, cereali, poca carne rossa, pochi dolci).
- Coltivare l’attività fisica.
- Ridurre o evitare fumo, alcool.
- Ridurre il peso corporeo (e limitare i cibi ipercalorici e le bevande zuccherate).
- Evitare l’eccessiva esposizione al sole.
- Rispettare , salvaguardare e difendere la natura
- Partecipare ai programmi di screening (cervice, mammella, colon-retto)
- Rivolgersi tempestivamente al medico in caso di segni “strani” (ad esempio, un nodulo nel seno, una ulcerazione cutanea che non si rimargina, un neo che cambia forma o colore, la presenza di sangue nelle feci, perdita di peso, tosse persistente …)