Lo scenario è legato al decesso del pensionato sessantottenne Angelo Giulietti avvenuto nell’ottobre del 2009. Così da fare finire in giudizio nove operatori sanitari i cui nomi, inizialmente, erano compresi in due distinti dossier della procura che poi sono stati riuniti in un unico calderone processuale. Sono i medici Calogero Vullo, Concettina Aurora Ingrascì, Salvatore Tripodi, la responsabile del centro trasfusionale di San Cataldo, Santa Noto, il tecnico di laboratorio Filomena Morreale, l’anestesista Angela Ferruzza, la caposala del “Longo” Antonietta Lo Conte, il tecnico biomedico Salvatore Fiorenza, e l’infermiere Salvatore Costanzo del “Longo” (difesi dagli avvocati Giuseppe Panepinto, Giacomo Butera, Emanuele Limuti, Antonio Impellizzeri, Maria Giambra, Walter Tesauro, Alberto Fiore, Michele Costa e Maria Elisa Braccioforte). Nei loro confronti sono costituiti parte civile i familiari della vittima, moglie e figlie (assistite dagli avvocati Sergio Icona e Sonia Costa).