CALTANISSETTA – Un incontro di grande interesse e non solo per gli “addetti ai lavori” quello di Venerdì 29 gennaio alle 17,30 nell’Aula Consiliare del Comune: “Dalla notizia alla storia” questo il titolo dell’evento durante il quale Claudio Sardo, giornalista e saggista, presenterà il suo ultimo libro sullo storico scambio di lettere tra Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo di Ivrea e testimone del Concilio Vaticano II e l’on. Enrico Berlinguer, segretario del PCI. L’incontro è organizzato dall’Associazione Provinciale della Stampa, diretta da Alessandro Anzalone, e svilupperà una riflessione su come dalle cronache di quotidiani e riviste possano maturare proposte e processi politici, segnali tra schieramenti, che possono essere ricostruiti come eventi storici lavorando sulla stampa come sulle fonti e i documenti d’archivio. A metà degli anni ’70 Berlinguer aveva lanciato la strategia del “compromesso storico”, che puntava a costruire l’alleanza tra comunisti, cattolici e socialisti, le tre grandi forze popolari che avevano guidato la liberazione dal fascismo e avevano scritto insieme la Costituzione, separate e contrapposte dalle vicende della guerra fredda, fino a paralizzare il sistema politico italiano nella morsa della “democrazia bloccata”, con un partito, la DC, sempre “condannato a governare” ed un altro, il PCI pregiudizialmente relegato all’opposizione. Il Vescovo di Ivrea aveva aperto con grande coraggio il dialogo con il segretario del PCI e sulle pagine dei quotidiani e delle riviste il dibattito si era dispiegato coinvolgendo anche la stampa della Santa Sede, suscitando polemiche e controreazioni che correvano parallele al lavoro di tessitura che Aldo Moro ed Enrico Berlinguer cercavano di condurre in quegli stessi mesi sul terreno di una apertura di governo. Claudio Sardo, giornalista di origini nissene, notista politico di Paese Sera, Il Mattino, Il Messaggero, è stato Presidente dell’Associazione Giornalisti Parlamentari, direttore de L’Unità, autore di saggi e volumi di storia politica, e lavora attualmente presso l’ufficio Studi e ricerche del Quirinale.