CALTANISSETTA – Un tedio ossessivo ha caratterizzato, la scorsa settimana, il continuo “palleggio” di comunicati stampa tra il Segretario Cittadino del PD e l’M5S in merito al rinvio a giudizio per reati contro il patrimonio del Consigliere Comunale Angelo Scalia.
Il partito delle cinque stelle ha chiesto ripetutamente le dimissioni di Scalia, attuale componente della Commissione Urbanistica. Il Segretario cittadino del PD Ivo Cigna, con altrettanta veemenza, ha più volte proclamato il principio dell’innocenza fino a prova contraria, e del diritto incontestabile del consigliere Scalia di rimanere saldo saldo al suo posto.
Ritenevamo di avere, almeno compreso le idee di Ivo Cigna, che nell’ultimo periodo, unitamente all’incarico di Segretario Cittadino del PD ha ricoperto, a titolo gratuito, naturalmente, anche il ruolo di stuntman, non solo del partito, ma anche dell’amministrazione Ruvolo. Difensore dell’indifendibile in tutte le questioni più spinose, ha superato persino, grazie ad un combinato sentimento tra corporativismo post leniniano e masochismo puro, persino l’onnipresente assessore Pastorello, del quale non possiede, però, le capacità tecnico pratiche dell’avvocato, cosa che paga, suo malgrado, a caro prezzo.
Quando pensavamo di avere visto toccare in lui l’apoteosi dell’integralismo garantista, ecco la sorpresa.
Lo stuntman dell’”innocente fino a prova contraria”, con la stessa disinvoltura dell’innamorato naif, che affida il responso sull’esito del corteggiamento ai petali di una margherita, in un bucolico “m’ama non m’ama”, si traveste da crociato diventando l’estenuo difensore del giustizialismo e del pudore istituzionale.
Il camaleontico crociato Ivo chiede pubblicamente ad Antonello Montante (sempre a mezzo stampa) le dimissioni dagli incarichi presso le Camere di Commercio, in ragione dei procedimenti di indagine che lo interessano.
E’ curioso che le dimissioni vengono chieste facendo appello, guarda caso, a quella sensibilità istituzionale che neanche una settimana or sono, la totale assenza della quale, venne perdonata al Consigliere Scalia, rimasto comodamente al proprio posto senza battere ciglio.
Per un attimo, data la copiosa produzione sull’argomento abbiamo avuto l’impressione di leggere un ulteriore comunicato del Movimento Cinque Stelle contro Scalia.
Non vogliamo entrare in insidiose circonlocuzioni sul garantismo, ma siamo convinti che la sensibilità istituzionale è un fatto individuale che appartiene al singolo, il quale deve effettuare le opportune valutazioni e le scelte conseguenti, nell’ambito delle alternative legalmente percorribili.
In entrambi casi, riteniamo, comunque, che un atteggiamento sulla causa delle questioni etiche meno “campestre” e cangianti da parte del segretario del primo partito cittadino, gioverebbe certamente alla causa della credibilità, ormai agli sgoccioli, della politica locale, ormai sempre più lontana della comprensione dei nostri confusi concittadini.