Inizia male il 2016 per il Muos, il sistema di comunicazioni satellitari militari ad alta frequenza e a banda stretta, gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America. Il sistema è composto da quattro satelliti (più uno di riserva) e quattro stazioni di terra, una delle quali è stata completata a fine gennaio 2014 in Sicilia. Il Muos è stato realizzato all’interno della Riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi e assai prossimo alla città di Niscemi.
Cosa è successo, dunque? Dal 13 al 15 gennaio 2016, il Collegio dei periti-verificatori, in forza dell’autorizzazione del Ministero della Difesa, avrebbe dovuto effettuare le misurazioni dei campi elettromagnetici emessi dal Muos, per testarne l’eventuale pericolosità nei confronti della salute dei cittadini. A poche ore dall’attivazione delle parabole, giunge lo stop del Prefetto di Caltanissetta, dr.ssa Maria Teresa Cucinotta. Lo rende noto il Collegio dei periti-verificatori che ha avuto l’incarico, dal Consiglio di Giustizia Amministrativa, di redigere una relazione tecnica sulla valutazione dei rischi. I motivi dello stop imposto dal Prefetto di Caltanissetta sono ancora ignoti. Il Cga aveva concesso ai periti soltanto 40 giorni rispetto ai 90 richiesti dai tecnici per consegnare le loro conclusioni. Entro il 26 gennaio 2016 il comitato avrebbe dovuto consegnare la relazione definitiva. Tutto questo, ovviamente, accade nel silenzio assordante delle altre Istituzioni competenti, di politici e amministratori.
Leandro Janni Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia