Il boom all’estero del formaggio pecorino – rileva Coldiretti – é reso possibile dalle straordinarie performance realizzate negli Stati Uniti (+28%) che sono il principale mercato di sbocco, ma risultati estremamente positivi si hanno anche sul mercato europeo (+22% in Gran Bretagna e +16% in Francia). Un successo importante – precisa la Coldiretti – si registra anche in Giappone, con un incremento delle vendite del 9%, mentre in Cina l’aumento è addirittura del 500%, sebbene le quantità siano ancora ridotte.
Un impatto significativo per l’Italia – sottolinea la Coldiretti – dove ci sono 6,2 milioni di pecore e circa 700mila capre. La produzione di latte ovino é di 400mila tonnellate (28mila quello caprino), mentre quella di formaggi di pecora è di 67mila tonnellate all’anno. Solo per il Pecorino Romano Dop – precisa la Coldiretti – la produzione è di circa 25mila tonnellate che viene esportata per il 60%.
E la situazione sui mercati esteri – continua la Coldiretti – “potrebbe ulteriormente migliorare se ci fosse una seria azioni di contrasto alle imitazioni presenti che tolgono spazio ai prodotti originali, come negli Usa dove si producono oltre 20,5 milioni di chili di pecorino Romano e similari, che pero’ non vengono ottenuti con latte di pecora”. (Fonte ansa.it)