CALTANISSETTA – Dopo laboriose indagini scientifiche, su numerosi “casi irrisolti” degli anni scorsi, individuato e denunciato pregiudicato catanese. Nel mese di dicembre era stato denunciato per altro furto in appartamento.
La Squadra Mobile, diretta dal Vice questore aggiunto Marzia Giustolisi, ha denunciato in stato di libertà un noto pregiudicato catanese di 59 anni, ritenuto responsabile di tre furti aggravati commessi all’interno di tre diverse abitazioni del capoluogo nisseno nei mesi di maggio 2012, marzo 2014 e, più di recente, lo scorso mese di marzo 2015.
L’uomo era già stato denunciato nel mese di dicembre dagli investigatori dell’Antirapina nissena, poiché individuato a seguito del rilevamento delle impronte digitali, rinvenute sulla scena del crimine dalla Polizia Scientifica, per un altro furto commesso nell’ottobre del 2015 in un appartamento di Via Filippo Turati a Caltanissetta.
Gli investigatori della Polizia Scientifica della Questura nissena, in relazione alla caratura criminale del soggetto, che risulta essere un eccellente scassinatore, dal “modus operandi” adottato dallo stesso, che attua una particolare tecnica tutta propria per scalfire le serrature, attraverso l’utilizzo di particolari attrezzi da scasso, eseguivano una dettagliata scansione di numerosi fascicoli di sopralluogo eseguiti negli ultimi anni nel Capoluogo nisseno, nel corso dei quali erano stati ritrovati frammenti di impronte papillari utili ma che a suo tempo non avevano dato alcun riscontro.
La minuziosa e accurata disamina dei “casi irrisolti”, attraverso la comparazione delle impronte, permetteva di attribuire all’autore del furto, commesso nell’ottobre del 2015, anche altri tre furti in appartamento.
Ed in particolare, quello commesso nel mese di maggio 2012 in via S.G. Bosco, nel corso del quale l’odierno indagato, dopo aver forzato la serratura della porta d’ingresso, accedeva all’interno dell’appartamento e, dopo averlo rovistato, si impossessava di svariati oggetti in oro per un valore corrispondente a circa quattromila euro, di una pistola marca Colt calibro mm 38 e di 50 cartucce dello stesso calibro, queste ultime custodite all’interno di una cassaforte che riusciva a forzare; quello commesso nel marzo del 2014 in un appartamento di via Filippo Paladini, dove riusciva a rubare svariati oggetti e preziosi in oro e diverse banconote estere; e quello commesso nel marzo del 2015 in Via Michele Amari nel corso del quale si impossessava di oggetti e preziosi in oro.
In tutti e tre i casi, nell’immediatezza venivano eseguiti i rilievi tecnici da parte della Polizia Scientifica che repertava alcune impronte digitali utili, che venivano elaborate attraverso l’inserimento nella banca dati informatizzata A.P.F.I.S. (Automatic Palmprint and Fingerprint Identification System) al fine di identificare compiutamente l’autore dei furti.
L’indagato annovera a suo carico numerosissimi precedenti penali specifici per furto in abitazione compiuti in comuni diversi da quello dove risiede.
Proseguono intanto gli accertamenti della Polizia Scientifica, per riscontrare il coinvolgimento dell’odierno indagato in altri “casi irrisolti”, e della Squadra Mobile, per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri correi, nonché per rintracciare i ricettatori che hanno piazzato la refurtiva.