Sono sei le scosse di terremoto che questa notte hanno colpito l’intero stivale, isole comprese. Tra le più forti, quella in Sicilia, di magnitudo 2.8 in provincia di Caltanissetta, con ipocentro a 35 chilometri. Tra i dati forniti dall’Ingv, Istituto nazione di geofisica e vulcanologia, quattro scosse si sono verificate in Sicilia, una in Friuli Venenzia Giulia e una in Calabria.
Quelle in provincia di Palermo e Caltanissetta si sono verificate, rispettivamente, alle ore 1.47 e 1.48 la prima, di magnitudo 2.1, e allo stesso orario in provincia di Caltanissetta, magnitudo 2.8. A queste è seguita poi un’ultima scossa di magnitudo 2.3 all’1.51 sempre in provincia di Palermo. Tra le province del capoluogo, sono state coinvolte Valledolmo e Alia. Mentre tra quella di Caltanissetta, sono stati coinvolti i comuni di Vallelunga Pratameno, Villalba e Mussomeli.
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Anche se non sono un geologo, con quel pò che conosco di sismologia, credo che definire forti scosse di terremoto una scossa con magnitudo 2.8 mi sembra eccessivo, si rischia solo di generare confusione e panico. A mio modesto avviso, le parole andrebbero scelte con maggior cura soprattutto considerando gli effetti emotivi che la parola terremoto può suscitare. Inoltre la scossa era profonda quindi difficilmente avvertibile.