La Procura generale di Caltanissetta ha chiesto alla Corte d’appello di confermare la confisca del patrimonio dell’imprenditore agricolo di Sutera Antonino Grizzanti, 60 anni, valutato in due milioni di euro. Secondo l’accusa il patrimonio sarebbe di origine illecita in quanto l’imprenditore sarebbe un affiliato a Cosa nostra e avrebbe investito i guadagni delle attività illecite dell’organizzazione. Grizzanti è stato condannato per associazione mafiosa a 4 anni e 8 mesi nel processo “Grande Vallone” e attualmente è pendente il secondo processo d’appello dopo il rinvio della Cassazione. Il legale di Grizzanti, Pietro Sorce, ha chiesto invece il dissequestro e la restituzione dei beni, consistenti in due aziende, sette fabbricati e ventidue ettari di terreno. La Corte deciderà nelle prossime settimane.