I risultati, purtroppo anche in quest’occasione, non si sono fatti attendere e nel controllo di 7 aziende fra Caltanissetta, Mazzarino, Gela e Mussomeli, sono state verificate in totale 28 posizioni lavorative: di queste 4 erano in nero e 19 in posizione irregolare, pertanto si procedeva alla sospensione delle 2 attività in cui si era riscontrato il nero, contestando altresì sanzioni amministrative per complessivi 140.000,00€.
Nel particolare:
L’azione dei militari della Tutela Lavoro insieme agli Ispettori civili è volta a diffondere l’abitudine ad assumere lavoratori in regola e dare loro certezza della loro opera: giusta retribuzione e conseguenti contribuzioni previdenziali. In mancanza di ciò abbiamo lavoratori che:
– spesso lavorano per la metà di ciò che dicono di prendere, perché taluni imprenditori gli trattengono parte della retribuzione: ciò non si sa finché l’interessato non lo denuncia. Tale pratica illecita si chiama “estorsione” secondo il codice penale (art. 629 C.P.), passibile di arresto, fermo di indiziato di delitto o di ordinanza di custodia cautelare, con pena che può andare da cinque a dieci anni: proprio a Caltanissetta il NIL ne ha arrestati 3 fra il 2013 e il 2014;
– un domani, non avendo taluni imprenditori versato i contributi, non avranno la pensione che dovrebbero avere, ma scatterà per loro la c.d. “pensione sociale” che peserà sulle contribuzioni di coloro che invece contribuiscono regolarmente alle casse dell’INPS: questa pratica diventa un “furto collettivo” perpetrato dall’imprenditore malintenzionato ai danni della cittadinanza che invece pagherà al suo posto;
– in caso di infortunio, non denunceranno il loro infortunio pur di non perdere un simile “ lavoro” sempre e solo al nero: questo succede spesso in edilizia.
L’attività dei Carabinieri nel settore, tende a interrompere il ciclo vizioso del lavoro nero che include tutta una serie di inadempienze amministrative verso i Comuni, nonché di autorizzazioni allo smaltimento di agenti di lavorazione che non vengono appunto dichiarati come non vengono dichiarati i lavoratori stessi: parliamo di aziende spesso del tutto sconosciute alla Pubblica Amministrazione, sia sotto l’aspetto amministrativo che fiscale.
L’Arma è a disposizione del cittadino e del lavoratore. I controlli proseguiranno senza sosta con la massima variazione degli orari e delle giornate degli interventi.