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ITET Rapisardi-Da Vinci: arriva il plauso del collegio provinciale dei geometri. “Salvata l’identità”

Redazione

ITET Rapisardi-Da Vinci: arriva il plauso del collegio provinciale dei geometri. “Salvata l’identità”

Mar, 29/12/2015 - 19:26

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Luigi Mammano

Luigi Mammano

CALTANISSETTA – Il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Caltanissetta, tramite il Presidente Dott. Geom. Luigi Mammano, esprime il proprio apprezzamento nei confronti del Collegio dei Docenti, del Consiglio d’Istituto e del Dirigente Scolastico Dott.ssa Santa Iacuzzo per aver voluto denominare l’istituto ITET “Rapisardi — Da Vinci”, affiancando al nome “Mario Rapisardi” quello di “Leonardo da Vinci”, riportando alla memoria della collettività l’identità dell’ex Istituto Tecnico per Geometri “Leonardo Da Vinci” confluito, sei anni fa circa, nell’ex Istituto Tecnico Commerciale “Mario Rapisardi”. Dichiara Luigi Mammano: «Si tratta di un’importante iniziativa culturale che restituisce identità al glorioso “Leonardo da Vinci” che per oltre quarant’anni ha svolto un fondamentale ruolo formativo che lo ha visto profondamente radicato nel territorio nisseno con la formazione di validi professionisti Geometri. La nostra è una professione che ha saputo interpretare i cambiamenti e modellare le competenze con un’ampia offerta formativa anche post diploma che va dalla Sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro alla Geomatica alla Green Economy, dalla Valutazione Immobiliare alle Consulenze tecniche per i Tribunali per un totale di ben 47 ambiti professionali in cui il Geometra può specializzarsi e proiettare il proprio futuro professionale. Il Collegio dei Geometri crede fortemente nella valorizzazione dell’istruzione tecnica come fattore in grado di far crescere l’occupazione giovanile e rilanciare il Paese. A tal fine, saranno a breve messe a punto con gli Istituti CAT di Caltanissetta, Mussomeli, Mazzarino e Gela importanti e qualificanti iniziative che intendono porre al centro la figura dello studente con l’impegno ad accompagnarlo responsabilmente nel suo percorso e anche per sviluppare una didattica più vicina alle necessità del mondo del lavoro.»