Caltanissetta, anziani nel “mirino” dei truffatori: coppia depredata di soldi e gioielli

CALTANISSETTA – Domenica mattina una coppia di anziani coniugi residenti nel Capoluogo, nel fare rientro a casa, davanti al portone della propria abitazione, ha notato la presenza di una donna di circa quarant’anni, di corporatura robusta, alta circa 1.70, con i capelli legati indietro, con accento dell’est Europa, che si presentava come la nipote dell’inquilina dell’appartamento ubicato sopra il loro e riferiva di dover effettuare un sopralluogo per verificare una perdita d’acqua dall’appartamento della sedicente zia e verificare se nell’appartamento dei due coniugi vi fossero infiltrazioni d’acqua.

I due anziani ultraottantenni, ritenendo verosimile quanto affermato dalla donna, entravano all’interno del portone e salivano nel loro appartamento con l’ascensore assieme alla quarantenne.

Una volta dentro il portone i due coniugi si avvedevano della presenza di un’altra donna sconosciuta, di circa trent’anni, in stato di gravidanza che riferiva loro che preferiva salire dalle scale a piedi.

Il gruppo dei due anziani e la quarantenne entravano all’interno dell’abitazione e, tutti insieme si recavano nel balcone per verificare la perdita, lasciando la porta dell’appartamento aperta.

Ovviamente i tre accertavano che non vi era stata nessuna infiltrazione d’acqua nell’appartamento e la quarantenne, dopo aver intrattenuto per circa dieci di minuti i coniugi nel balcone, probabilmente per dare il tempo alla complice di introdursi e sottrarre oggetti preziosi dalla casa, si congedava da essi andando via.

Poco dopo i proprietari dell’appartamento, entrando nella camera da letto, scoprivano l’amara sorpresa: stanza a soqquadro e accertavano la mancanza di soldi e gioielli per diverse centinaia di euro.

Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Sezione Volanti e della Polizia Scientifica per i rilievi del caso. Indagini in corso.

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  • Il fatto descritto è accaduto con la medesima modalità a mio papà che vive a Caltanissetta.
    Stessa scua , stessa ladra. il giorno 25 Novembre. L'unica differenza sta nel fatto che mio nè mio papà nè mia mamma si sono accorti che ci fosse anche un complice o una complice.
    Anche loro dopo essersi accorti di essere stati raggirati e rapinati hanno chiamato le forze dell'ordini.
    Ad oggi nessuna novità!
    Mi chiedo come sia possibile in una città non certo di dimensioni metropolitane che una coppia di ladre riesca ancora ad agire indisturbata eppure la descrizione l'hanno data i miei ,l'ho data io scrivendo una lettera al giornale,possibile che nessuno noti queste due carogne?

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