CALTANISSETTA – Nei non troppo lontani anni settanta il Banco del mutuo soccorso scrisse un non troppo noto ma emblematico brano: “Ed ora io domando tempo al tempo ed il tempo mi rispose non ne ho”.
La frase è metaforica e vede un Ruvolo travolto dall’incapienza di una fin ora insoddisfacente azione amministrativa e le oneste necessità trascurate di una cittadinanza perplessa ormai stanca di aspettare.
Il metodo rimane lo stesso, tra slogan, mezze verità e fantasie pure.
Abbiamo iniziato dall’esperto della comunicazione Molino, dal Sindaco nominato per la riorganizzazione dell’ufficio della comunicazione del Comune e per l’attività promozionale sulla vara, ringraziato da Ruvolo per concederci i suoi servigi due mezze giornate la settimana per il modico compenso di 800 euro al mese. Risultati? l’Expo e’ finito per il resto aspettiamo dicembre.
Burocrazia. Il Sindaco, che probabilmente ha studiato, anche se ancora non a sufficienza, si avventura in una interessante disquisizione sul piano delle performances dei Dirigenti, ritenendolo una sua invenzione, quando invece è un adempimento obbligatorio previsto nel contratto collettivo nazionale di lavoro, che si approvava ogni anno. Chissà che ne è’ successo nei trascorsi 17 mesi.
A proposito di dirigenti Ruvolo prova a convincere la platea di essere uno stabilizzatore, avendo già probabilmente dimenticato la defezione di Parisi, il Ragioniere Generale eternamente precario a seguito dell’annullamento del concorso, ed il reclutamento del dirigente dell’ufficio tecnico con il secondo classificato, dopo aver defezionato il primo in graduatoria che ha fatto ricorso. Più che stabilità viene da dire: che sballo!
Continuiamo con gli ottimi rapporti con il consiglio comunale, che ovviamente ha votato il bilancio per non andarsene a casa, potendo così effettivamente parlare di condivisione si, ma dell’amore della sedia, con un passaggio sui partiti, dove abbiamo scoperto che anche il polo civico e’ diventato un partito come
Il pd e l’udc, tanto vituperati.
Un incursione agli interventi edilizi dell’amministrazione Campisi sulla provvidenza ci hanno finalmente fatto comprendere che procediamo a tentoni, e che probabilmente una speranza che questi lavori siano completati si affida esclusivamente allo spirito santo.
In maniera lieve passiamo dal piano aro dei rifiuti dove scopriamo che l’amministraZione precedente, autrice dello stesso, lo ha condiviso con l’attuale consiglio comunale, probabilmente in virtù dei poteri mediatici del sindaco. Abbiamo però capito finalmente che la città deve rimanere sporca se no la bolletta dei rifiuti aumenta.
Sulle opere compensative Anas la desolante prospettiva non merita neanche una riga, anche se prendiamo atto che il sindaco ha finalmente rinunciato a chiamare il giardino della legalità un’opera compensativa.
Sugli impianti sportivi ed il teatro margherita scopriamo che oltre la condivisione e gli obiettivi dell’amministrazione non c’è nulla sotto il cielo.
Regali di Natale per la città? Stanno programmando…speriamo bene.
E fiore all’occhiello, Il dopo Ruvolo sarà quello di fare ancora politica, magari in qualche seggio parlamentare.
Vecchia politica! qualche malizioso potrà dire.
Per gli altri. Per il nostro primo cittadino solo condivisione e partecipazione dal basso.
Per la vicenda della Vara, a fronte delle evidenti tare organizzative della nostra amministrazione il Sindaco ha ricercato ancora una volta i nemici invisibili.
Davvero straordinario.
Voto finale 5 e mezzo dando per vere le risposte del primo cittadino.
Aggiornamenti in corso.
Tony Accesi. Giovanni Ruvolo si confronta con la stampa: resoconto stenografico della suggestione
Dom, 01/11/2015 - 14:50
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