Ora il consulente nominato dal giudice, infiammando il contraddittorio, è giunto a una conclusione che ha sollevato fortissime contestazioni delle parti civili, ovvero i familiari dello stesso Bonura (assistiti dall’avvocato Davide Schillaci). Sì perché l’esperto, l’ingegnere Giovanni Profeta, ha dedotto che l’auto guidata dall’imputato avrebbe viaggiato, al momento dell’impatto, a 75 chilometri orari. Un po’ troppo per un centro abitato. Ma lo stesso consulente ha aggiunto che «se anche l’auto avesse rispettato il limite di velocità, comunque Bonura sarebbe morto». (di Vincenzo Falci, fonte gds.it)