E’ quanto afferma il capogruppo di Area popolare in commissione Finanze alla Camera, Alessandro Pagano. “Il decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese – prosegue – ha gia’ esteso in parte questi benefici, venendo incontro alle richieste del Parlamento, allargandoli ad esempio ai lavoratori in possesso di elevata qualificazione o specializzazione e anche ai soggetti nati dopo il 1 gennaio 1969. Allo stesso tempo, pero’, ci sono delle norme in questo decreto che hanno creato distorsioni e a cui bisogna porre necessariamente rimedio, in particolare anche alla luce di quanto sancito dal Milleproroghe in cui i benefici previsti, con sgravi fiscali fino al 70% del reddito imponibile, erano stati prorogati fino a tutto il 2017. Adesso abbiamo tutto il tempo e i modi per rimediare, tornando allo spirito originario del legislatore e dell’intervento politico. La nostra risoluzione, infatti – conclude Pagano – gia’ prevede l’impegno del governo nella finanziaria a coordinare il regime agevolativo previsto dalla legge ‘controesodo’ con il decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese, per evitare appunto confusione e difficolta’ nella fruizione dei benefici da parte dei soggetti interessati”.