Così l’europarlamentare Ignazio Corrao torna ad insistere sulla vicenda del probabile imminente disimpegno al 31 dicembre 2015 delle misure PSR destinate da Bruxelles all’agricoltura siciliana. Dopo una serie di interlocuzioni telefoniche, Corrao mette nero su bianco le proposte con una missiva partita stamane dagli uffici di Bruxelles al nuovo componente dell’esecutivo regionale siciliano, documento sottoscritto anche dai 14 deputati M5S all’Ars. “Egregio assessore Cracolici, – scrive Corrao – con la presente per significarle la mia più profonda preoccupazione nei confronti delle centinaia di imprese agricole siciliane alla luce dell’imminente rischio di disimpegno dei fondi dovuto alla chiusura del PSR Sicilia 2007-2013. Oggi siamo difronte al rischio che numerose aziende falliscano a causa dell’impossibilità di terminare le opere di investimento finanziate dal PSR entro la scadenza prevista, perdendo anche la possibilità di recuperare le somme anticipate. Le ricordo che l’attuale stato di avanzamento finanziario del PSR Sicilia 2007-2013 a poco più di un mese dalla scadenza può seriamente compromettere il pieno utilizzo dell’intero budget e lasciare inutilizzate molte delle risorse che erano a disposizione del settore rurale siciliano. Ritengo inoltre che, i ritardi dell’amministrazione regionale nella gestione di alcune Misure previste dal PSR, la mancanza di disponibilità a concedere credito da parte delle istituzioni bancarie, oltre alle numerose calamità, i quali, congiuntamente, hanno messo in ginocchio in questi anni la Sicilia ostacolando la realizzazione degli interventi ed esasperando le già enormi difficoltà del settore agricolo siciliano. Per queste ragioni, ritengo che sia importante dare un segnale di trasparenza agli agricoltori siciliani, rendendoli partecipi del lavoro fatto dall’autorità di gestione e del lavoro che verrà fatto per assicurare loro il massimo impegno da parte delle istituzioni e dei loro rappresentanti. Le chiedo di: evidenziare e documentare in modo puntale e dettagliato quanto l’Autorità di Gestione del PSR ha fatto e intende fare fino all’ultimo minuto utile per scongiurare la perdita di fondi destinati allo sviluppo rurale che si verificherebbe allo scadere del 31 dicembre 2015 per effetto del cosiddetto “disimpegno automatico” e dell’impossibilità certa di molte aziende di rendicontare le opere. Tale evenienza comporterebbe gravissimi danni all’economia agricola siciliana, già martoriata dai ritardi amministrativi e dalle alluvioni. Occorre inoltre – chiude Corrao – verificare l’esistenza di tutti i requisiti che configurino lo “stato di emergenza” del settore e promuovere tale posizione presso la Commissione Europea al fine di ottenere la proroga dei termini di scadenza e quanto necessario per favorire il pieno assorbimento finanziario delle risorse”.
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siamo quasi al 2016 e ancora devono partire i bandi del psr 2014/2020.. la Sicilia di questo passo dove vorrebbe andare? Crocettaaaaaaaa ma dove vivi?????