I predetti servizi preventivi, disposti dal Questore Bruno Megale, anche esperto di terrorismo islamico (coordinò le fasi dell’arresto dell’imam Abu Omar, il 17 febbraio 2003) che hanno viste impegnate sette pattuglie della Polizia di Stato (Sezione Volanti, Nucleo Prevenzione Crimine di Palermo, Ufficio Immigrazione e Digos), e altre dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Sono state controllate 53 persone, di cui 27 di nazionalità straniera, e 21 mezzi; eseguite 19 perquisizioni personali a carico di soggetti che stazionavano presso la Villa Cordova e il quartiere Provvidenza. Le perquisizioni hanno avuto tutte esito negativo; le nazionalità delle persone controllate: 9 pakistani, 4 gambiani, 3 italiani, 2 somali, 1 senegalese. Le posizioni amministrative di alcuni dei soggetti stranieri controllati sono al vaglio dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Palese la sensazione che la recrudescenza dei fenomeni terroristici in tutta Europa abbia determinato l’innalzamento dello stato di allerta delle forze di polizia in particolar modo nelle città interessate dalla presenza massiccia di stranieri.
Sono stati, inoltre, eseguiti controlli a soggetti sottoposti a misure anticrimine: 19 arrestati domiciliari e 6 sorvegliati speciale della pubblica sicurezza.
I predetti controlli, che saranno ripetuti periodicamente, sono stati disposti dal Prefetto, nell’ambito della Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, tenutasi il 14 novembre, e mirano ad effettuare controlli nei confronti di soggetti resisi autori di reati e dei luoghi frequentati dagli stessi.
Con l’ordinanza del Questore sono stati disposti analoghi servizi, a cura dei Reparti territoriali competenti (Commissariati di P.S. e Compagnie dei Carabinieri), in tutto il territorio della provincia.
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attenti ai buonisti che criminalizzano i residenti a favore... dei propri interessi,
come qualche assessore fa spudoratamente