Caltanissetta, consiglio comunale senza credibilità. Forza Italia: “Dimettiamoci tutti”

Foto Consigliere Oscar AielloCALTANISSETTA – “L’ennesima pantomima andata in scena durante il Consiglio Comunale straordinario convocato per discutere della crisi idrica ha certificato due cose: il Sindaco Ruvolo non ha più una Maggioranza che gli garantisca in Aula il numero legale; la Maggioranza di centrosinistra è senza guida ed ha perso la bussola” – così interviene il Coordinatore di Forza Italia, Oscar Aiello (nella foto), che aggiunge:

“E’ ormai chiaro a tutti che questo improvvisato modo di gestire il Consiglio Comunale e l’intero Comune da parte della coalizione di centrosinistra ha reso Palazzo del Carmine privo di autorità e di autorevolezza. Non è infatti la prima volta che altre Istituzioni e personalità importanti declinino l’invito a partecipare ad un Consiglio Comunale per discutere di temi importantissimi per la Città. Era successo per la seduta sul problema immigrazione (nessun invitato ha considerato il Consiglio Comunale), è successo nuovamente ieri quando si doveva discutere della crisi idrica. La mancanza di considerazione non riguarda però tutti i Consiglieri, se infatti gli ospiti partecipano volentieri alle Commissioni (così come ha fatto per esempio ieri Caltaqua), ed invece disertano il Consiglio Comunale evidentemente il problema va ricercato a monte. Non c’è infatti da meravigliarsi se il Consiglio viene ignorato quando le sedute vengono convocate in maniera presumibilmente illegittima, così come eccepito dal Capogruppo di Forza Italia, Calogero Adornetto, il quale aveva presentato una richiesta di annullamento che è stata a sua volta ignorata dalla Presidenza, circostanza questa che ha determinato l’abbandono dell’Aula di Forza Italia per protesta. Non c’è nemmeno da stupirsi se il Consiglio perdere di credibilità quando, subito dopo l’apertura dei lavori di una seduta straordinaria ed urgente, perviene da un Capogruppo della Maggioranza una imbarazzante proposta di rinvio, non solo senza averla concorda, ma paradossalmente senza specificare data ed ora (ma la seduta non era straordinaria ed urgente?). Che tra il centrosinistra prevalgano ormai improvvisazione e confusione è stato certificato durante la seduta dell’ultimo Consiglio, quando si sono susseguite una serie di proposte e discussioni scollegate tra di loro, tant’è che la presunta Maggioranza è pervenuta ad una votazione senza nemmeno sapersi contare, determinando di fatto la caduta del Consiglio per mancanza del numero legale. E non è la prima, né la seconda volta che il Sindaco Ruvolo si è dimostrato incapace di garantirsi il numero minimo di 12 Consiglieri, necessari per proseguire i lavori d’Aula. A questo punto invito i Consiglieri di centrosinistra a dare le dimissioni di gruppo come hanno fatto i Consiglieri di Roma per mandare a casa Marino: facciano la stessa cosa con Ruvolo e per il bene di Caltanissetta si ritorni presto alle urne!”.

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  • BEN DETTO !! Dimissione VERE non a parole , questo vuole la gente !!
    A VOI i fatti ....... chi meriterà sarà promosso , chi invece ha deluso sarà bocciato .
    Il GUANTO della SFIDA è stato lanciato se non sono codardi ........ ne vedremo delle belle .
    NISSENI andiamo alle elezioni TUTTI gli aventi diritto e passiamoci la mano sulla coscienza prima di apporre la fatidica X sulla casella ricordando chi ha fatto il bene di questa città e chi invece ne ha fatto il proprio personale , NON DIAMO TESTO ed ASCOLTO a pseudo amicizie pre elettorali .
    DIMOSTRIAMO che sappiamo ragionare con la nostra testa , andiamo PROPRIO TUTTI al voto onde eviatre di criticare senza averne motivo e diritto .
    TUTTI coloro che hanno a cuore Caltanissetta , per riconsegnarla ai Nisseni .
    RICORDIAMOCI BENE i partiti , le facce delle persone e dei familiari o parenti di costoro che ci hanno fatto solo ed esclusivamente del male , chi hanno portato Caltanissetta così in basso e nel degrado totale , chi hanno permesso l' invasione di extra comunitari in nome dell'accoglienza , di chi a tratto vantaggi dalla propria posizione con i sacrifici della collettività , di chi gestisce Enti , Associazioni e Circoli Culturali PER NON VOTARLI .
    DIAMO FIDUCIA a chi ha CUORE , a chi dà ascolto alla gente , a chi scende e vive fra la gente , a chi si è ribellato al sistema , a chi ci ha messo la faccia con coraggio e tenacia , a chi ha reali esperienze e conoscenze in materia di Amministrazione Pubblica , a chi non ha vincoli alcuni , a seri Professionisti preparati in materia , a chi magari non sarà dottrinato ma sa farsi valere ed ha voglia di fare , a chi si dedica H 24 al suo ruolo con impegno , fondamentalmente a chi non conosce la superbia e l'apparenza .
    MERCE RARA ........ di merce buona al mercato ce n'è !! basta saperla scegliere ed assemblare , facendo attenzione alle mele marce , alle influenze ed ai pupari .

  • la cadrega! la cadrega!

    agli amici poltronari ricordo che prima o poi dalla seggiola si scivola via...via...via...boom!

  • Ricordo l'ex Sindaco Mancuso, quando mancava l'acqua correva subito a Palermo alla Regione e sbatteva i pugni!!! Ruvolo cosa sbatte???? Non gli interessa niente della città. Consiglieri fate una cosa bella: dimettetevi. Le Vostre coscienze vi ringrazieranno!

  • 25 novembre 2015 alle 16:44
    Ribadisco avere un presidente che rappresenti l’amministrazione e non il consiglio è la causa di delegittimazione del consiglio intero!

  • Tutti i consiglieri dovrebbero dare le dimissioni.
    Ma si fanno solo chiacchiere, nessuno vuole lasciare la poltrona.

  • Tranquilli, tanto nessuno ha il coraggio di andare a casa! Tutti, dico tutti i consiglieri comunali badano ai soldi che la carica di consigliere comunale attribuisce loro. Purtroppo sono codardi. Bravi a parlare ma incapaci di un'ultimo colpo di reni. Ruvolo può dormire sonni tranquilli

  • Ribadisco avere un presidente che rappresenti l'amministrazione e non il consiglio è la causa di delegittimazione del consiglio intero!

  • I nisseni ve ne saranno infinitamente grati, ci vuole molta più umiltà e dignità a riuscire a fare un passo indietro che a rimanere fermi, per il bene della propria città.

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