CALTANISSETTA – Si è concluso con l’assoluzione dell’agente di commercio Mauro Biondo (difeso dall’avvocato Sinuè Curcuraci), il quarto processo, l’appello ”bis”, in cui l’imputato era chiamato a rispondere di omicidio colposo. Imputazione legata al decesso della farmacista Liù La China in seguito a un incidente che risale al maggio di sette anni fa.
La Cassazione, nell’ottobre dello scorso anno, ha annullato nei confronti dell’imputato la pena a un anno che gli era stata inflitta, nel gennaio 2013, nel primo passaggio dinanzi la corte d’Appello.
Secondo la tesi accusatoria, quella mattina di primavera la Peugeot 206 condotta dall’imputato avrebbe urtato la farmacista che stava attraversando la strada a due passi dalla farmacia di famiglia, in via Redentore. La donna, in quel frangente, teneva in braccio il figlioletto. Anche se l’auto – proveniente da via Redentore e diretta in via San Giovanni Bosco – procedeva a bassa velocità, avrebbe urtato il piede della donna che è finita per terra. E per proteggere il figlioletto, rimasto per buona sorta illeso, avrebbe battuto violentemente il capo sull’asfalto.
La corte ha accolto la tesi difensiva secondo cui non sarebbe avvenuto l’impatto tra auto e pedone.