Rcs Media Group ha siglato il contratto per la cessione di Rcs Libri alla Mondadori per 127,5 milioni, su una valutazione complessiva di 130 milioni. Sono previsti aggiustamenti possibili del prezzo per più/meno cinque milioni. E’ esclusa dalla vendita Adelphi. Avvio di seduta in forte rialzo per Mondadori ed Rcs dopo l’accordo raggiunto nella tarda serata di ieri sulla cessione della divisione Libri alla casa di Segrate. Rcs avanza del 5,92%, a 0,89 euro, mentre Mondadori sale del 3,59% a quota 1 euro. L’incasso della vendita di Rcs Libri allontana la prospettiva di un aumento di capitale da parte del gruppo che edita il Corriere della Sera.
“È un’operazione di cui siamo particolarmente orgogliosi. Un rilevante investimento, da parte di una grande azienda italiana, in un settore nobile e speciale come quello del libro”, ha dichiarato Marina Berlusconi, presidente della Arnoldo Mondadori editore. “La Mondadori, di cui la mia famiglia è l’editore da ormai 25 anni, torna a crescere e compie un passo cruciale verso una sempre maggiore solidità. Ma quello annunciato ieri sera è anche un investimento sul futuro del nostro Paese e sulla qualità di questo futuro. Le dinamiche del settore spingono in tutto il mondo gli editori ad unire le forze. Un processo che in Italia, dove gli operatori hanno dimensioni molto più piccole rispetto a quelli degli altri principali Paesi, risulta ancora più necessario. L’acquisizione della Rcs Libri va in questa direzione. (…) E soprattutto siamo determinati a mettere tutto l’impegno necessario per tutelare e valorizzare quel sistema di eccellenze editoriali e culturali di cui la Mondadori si trova al centro”.
La decisione della vendita della divisione Libri è stata presa all’unanimità dal Cda di Rcs, viene spiegato dal gruppo di via Rizzoli, e l’A.d Pietro Scott Jovane ha dunque proceduto alla firma del contratto con l’Ad di Mondadori Ernesto Mauri. Oggi si è tenuto anche il consiglio di amministrazione di Mondadori sull’operazione, spiega a sua volta la società di Segrate in una nota, precisando come l’accordo consentirà al gruppo Mondadori di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché negli illustrati a livello internazionale.
Grazie all’acquisizione di Rcs Libri “ora siamo pronti per una nuova fase di sviluppo nel ‘mestiere’ più antico di Mondadori, il più solido e nel quale vantiamo una tradizione di eccellenza e innovazione”. Lo afferma in una nota l’amministratore delegato del gruppo editoriale di Segrate, Ernesto Mauri, spiegando che per il gruppo editoriale di Segrate si aprono “nuove prospettive di crescita”.
Il perimetro dell’operazione comprende l’intera quota (99,99%) posseduta da Rcs nella società, con le sottostanti partecipazioni. Al closing queste includeranno anche il 94,71% di Marsilio Editore spa. Il 58% posseduto in Adelphi Edizioni verrà invece ceduto al socio Roberto Calasso. Le attività oggetto della vendita hanno registrato nell’esercizio 2014 ricavi pro forma per 221,6 milioni, ebitda ante oneri non ricorrenti per 8,8 milioni e investimenti per 11 milioni, di cui 1,7 milioni destinati al rinnovo delle librerie Rizzoli. Il prezzo dell’operazione (equity value) è pari a 127,5 milioni, sulla base di un enterprise value pari di 130 e una posizione finanziaria netta mediae rettificata (anche includendo il riacquisto delle minorities di Marsilio) di 2,5 milioni. Sono previsti meccanismi di aggiustamento del prezzo pari a massimi +/-5 milioni sulla base di predeterminati obiettivi economici legati ai risultati 2015 di Rcs Libri e un earn-out in favore di Rcs MediaGroup fino a 2,5 milioni al verificarsi di talune condizioni riferite ai risultati aggregati 2017 delle relative attività librarie. L’accordo preserva per tutte le testate del gruppo Rcs la possibilità di continuare ad esercitare un’attività editoriale libraria in linea rispetto a quanto attualmente offerto ai propri lettori. Rcs MediaGroup mantiene poi la titolarità del marchio Rizzoli per tutti gli utilizzi esclusa l’attività libraria. Il corrispettivo dell’operazione, che verrà regolato per cassa al closing, permetterà a Rcs a un lato di disporre di risorse finanziarie per gli investimenti di sviluppo del business, dall’altro di rafforzare la propria struttura finanziaria e di procedere nel percorso di ridefinizione dei principali termini del contratto di finanziamento in essere con gli istituti finanziatori. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’approvazione delle competenti autorità regolatorie. Eventuali provvedimenti di autorizzazione condizionata non pregiudicheranno il completamento dell’operazione e non comporteranno modifiche delle condizioni economiche per Rcs MediaGroup, viene precisato. (Fonte ansa.it)