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Le bugie di Palazzo del Carmine e le arrampicate sugli specchi senza reti

Michele Spena

Le bugie di Palazzo del Carmine e le arrampicate sugli specchi senza reti

Lun, 26/10/2015 - 22:56

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imageCALTANISSETTA – La vicenda delle paventate dimissioni di Ruvolo è stata una bruttissima pagina, forse tra le peggiori che si ricordano, dei rapporti tra Politica ed Informazione che si siano mai viste al Comune di Caltanissetta.

Attori principali il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale.

Secondo quanto riferito da fonti attendibili, il Presidente del Consiglio Comunale, a seguito della bocciatura del primo piano triennale delle Opere Pubbliche della Giunta Ruvolo, e della conseguente approvazione del precedente Piano Triennale redatto dall’Amministrazione Campisi, avrebbe ricevuto un sms dal Sindaco, nel frattempo in Sardegna per motivi professionali connessi al suo lavoro di ricercatore, il quale, comprensibilmente stizzito per la devastante sconfitta politica che lo costringe addirittura a governare il territorio e l’urbanistica con uno strumento della passata Amministrazione, dallo stesso spesso vituperata, avrebbe anticipato le sue dimissioni.

La notizia viene comunicata alla Redazione, che come è noto deve solo valutare l’attendibilità delle fonti, e così ha fatto prima di battere la notizia, per altro mettendo i verbi al condizionale, in attesa di notizie più precise.

A stretto giro di posta arriva la smentita del Presidente del Consiglio Comunale Leila Montagnino, la quale dichiara di non aver mai ricevuto detto sms, che abbiamo subito pubblicato, ed dopo qualche ora quella del Sindaco, subito pubblicata anch’essa, che nel contesto non risparmia una reprimenda ai sui consiglieri di maggioranza per il “fattaccio”.

Sembrava tutto archiviato fino a quando, nel Consiglio Comunale del 26 ottobre scorso su cui volgiamo lasciare ai Cittadini i giudizi sulla caratura e qualità degli atti amministrativi proposti dall’Amministrazione, ci si propone un tristissimo spettacolo, dove di fronte alla dichiarazioni di diversi Consiglieri Comunali, in primis Salvatore Licata che conferma la veridicità della notizia riportata dalla nostra testata, si è rappresentato un triste spettacolo dove le principali figure Istituzionali, e ci riferiamo al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale, naturalmente si sono avventurate in un’imbarazzante gioco dell’arrampicarsi sugli specchi cercando di negare ciò che ormai per tutti è evidente, ovvero che la storia dell’sms delle dimissioni non è una bufala.

E da lì un’arrogante prova di muscoli dove il senso delle parole del Presidente del Consiglio Comunale vuole dire: “il mio ruolo è più forte del tuo, pertanto se io dico una cosa è la verità” indipendentemente che lo sia o meno.

Ha seguito la pubblica reprimenda fatta nei nostri confronti, reputati colpevoli di aver pubblicato una notizia “privata”, in surroga di chi questa notizia in primo luogo la ha generata (Sindaco), ed in secondo luogo di chi la ha trasformata da confidenziale in pubblica (Presidente del Consiglio Comunale).

A quanti nelle Istituzioni non hanno chiaro il ruolo della Stampa, (speriamo che lo abbiano delle Istituzioni), vogliamo precisare che non è compito del mezzo di informazione valutare le motivazioni di una possibilità di dimissioni di un Sindaco, ma certamente quella di informarne i cittadini.

A questo ci siamo limitati sulla scorta di fonti che abbiamo ritenuto attenibili, ed a tutt’oggi non smentite, anzi, tutt’altro.

Riteniamo comunque precisare che nella vita di un personaggio che fa parte delle Istituzioni, la dimensione privata appartiene, in certi limiti, alla sfera affettiva, ed esclude quindi qualsiasi rapporto avente contenuto Istituzionale, come nel caso in oggetto la possibilità delle dimissioni di un Sindaco, ancorché confidenziale, che può al limite definirsi riservato, fino a quando, per motivi anche accidentali, le circostanze dello stesso non vengono rese note.

Vogliamo infine precisare che il Fatto Nisseno si è preso, si prende e si prenderà sempre le sue responsabilità.

Speriamo che le Istituzioni che oggi si dolgono di una notizia riportata, che si sarebbero potuti limitare a commentare semplicemente con “E’ successo, è stato un momento di stizza, è passato”, sappiano in futuro fare altrettanto.

Audio intervento in consiglio comunale, del consigliere Salvatore Licata