Ventidue anni dopo, solo in data 29-04-2014, la Regione Siciliana, ha emanato la Legge n. 10 ai fini della tutela della salute dei cittadini derivanti dall’esposizione all’amianto, in coerenza con le disposizioni della Legge 27 marzo 1992, n. 257, del D.P.R. 8 agosto 1994 e del Dlgs 9 aprile 2008, n. 81. Tale legge prevede iniziative volte alla costante prevenzione e al risanamento ambientale rispetto all’inquinamento di fibre di amianto. Il comma 3 dell’art. 5, idem, prevede che tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di amianto, sono obbligati a darne comunicazione all’ A.R.P.A. territorialmente competente, indicando tutti i dati concernenti la presenza di amianto. Il Piano deve essere predisposto ed adottato dal comune entro tre mesi dalla comunicazione delle linee guida, che sono state trasmesse agli Enti Locali dalla Regione, il 7 Maggio 2015. I comuni avrebbero dovuto adempiere alla redazione del piano entro il 7 Agosto 2015 con conseguente comunicazione entro 30 gg all’Ufficio Amianto.
Entro il 31 dicembre di ogni anno i comuni devono provvedere alla rendicontazione al suddetto Ufficio dei risultati conseguiti trasmettendo anche l’eventuale aggiornamento del piano. La non osservanza dei termini perentori predetti comporta una riduzione percentuale, nella misura stabilita dall’Ufficio amianto, delle risorse assegnate ai comuni in materia e comunque non inferiore al 40 per cento di quelle spettanti (la commissione Sanità regionale ha dato il via libera al disegno di legge 381 sull’ amianto e la Regione ha stanziato 21 milioni di euro per intervenire).
Al momento la legge prevede per i proprietari di immobili con presenza amianto, solo l’invio di un modello di denuncia predisposto dal comune che dovrà essere inserito nel sito web in una apposita sezione dedicata, al fine di realizzare un censimento completo delle strutture che contengono cemento-amianto “eternit”. Rileviamo, purtroppo, che ancora oggi, esistono oggetti di amianto dislocati nelle varie tipologie di montaggio e servizi (tetti di abitazioni, fabbriche, tubature varie e canne fumarie).
Nonostante il M5S di Caltanissetta abbia presentato al Sindaco della Città un’interrogazione sull’ argomento, datata 16 gennaio 2015, non si è avuta ancora una risposta esauriente, né è stata intrapresa alcuna iniziativa per informare la cittadinanza dell’obbligatorietà di comunicare all’ARPA territorialmente competente la giacenza dei prodotti di cemento-amianto.
Facciamo ancora presente che, a causa della scarsa informazione da parte dell’assessorato competente, il termine di “segnalazione presenza cemento-amianto” è scaduto in data 7 Agosto 2015, pertanto il contributo previsto dalla legge andrà perso per il 40% del suo totale. Sarebbe stato sufficiente informare la cittadinanza attraverso un’ ordinanza per evitare la perdita del contributo.
Il M5S da sempre si è dimostrato sensibile alle tematiche ambientali e a quelle legate alla salute dei cittadini, pertanto sollecitiamo la nostra Amministrazione affinché ponga in essere tutte le azioni previste per legge, chiediamo più controlli e multe verso chi non rispetta i criteri di smaltimento.