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Caltanissetta, “Libriamoci” al liceo classico “R. Settimo”: presentato il libro “L’ incredibile storia di don Turiddu u gazzusaru”

Redazione

Caltanissetta, “Libriamoci” al liceo classico “R. Settimo”: presentato il libro “L’ incredibile storia di don Turiddu u gazzusaru”

Ven, 30/10/2015 - 18:53

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20151028_123859CALTANISSETTA – Entusiasmante l’incontro del 28 Ottobre con le classi terze del Liceo Classico, Linguistico e Coreutico “R. Settimo” nell’ambito del progetto MIUR “Libriamoci”. Gli studenti, in un’aula magna gremita, hanno avuto l’opportunità di conoscere un libro, “L’ incredibile storia di don Turiddu u gazzusaru”, il suo narratore, il maestro pasticcere Nuccio Daidone,  e il professor Salvatore Farina, docente di Storia e Filosofia del Liceo, stavolta nella veste di scrittore.

Il racconto narra di un’avvincente storia di inizio ‘900, colma di povertà e solitudine ma anche di voglia di riscatto, rischiarata dalla presenza di figure straordinarie come padre Annibale Maria Di Francia, un sacerdote che nella Messina di inizio secolo raccoglieva trovatelli per avviarli al lavoro. Grazie a questa presenza il piccolo Turiddu, il padre del maestro Daidone, da ragazzino abbandonato per strada, non solo compie un cammino di redenzione, ma riesce ad ottenere, fra molte avventure, il giusto riscatto di una vita di stenti e di angherie.

Il ricordo del figlio Nuccio, l’amore che si è reso palpabile verso questo padre dalla vita così difficile, l’affettuosa e autentica amicizia fra lo scrittore e il maestro pasticcere, hanno reso l’incontro vibrante ed intenso, ricco di stimoli e coinvolgente.

Il percorso dentro il libro, introdotto dalla Dirigente Irene Cinzia Maria Collerone, dalla professoressa Loredana Scintilla e dall’intervento della professoressa Pinetta Biazzo, che ci ha raccontato dell’iter del professor Salvatore Farina come intellettuale e scrittore, è stato animato dalla freschezza della studentessa Elena Sofia Zaccone che ha proposto, alla fine di un momento di intensa lettura di alcuni passi significativi, un quiz ai suoi coetanei in un momento molto divertente e molto partecipato. Gli studenti si sono messi, così, in gioco e chi non ha letto il libro lo farà prestissimo perché in questa storia tutti i presenti sono inciampati, si sono sentiti coinvolti, dalla storia sono stati interrogati e probabilmente dentro la vicenda hanno cercato risposte per la propria vita.