CALTANISSETTA. È un nutrito drappello di titolari di autolavaggi quello che finirà in tribunale per rispondere, con qualche piccola variazione sul tema, d’inquinamento ambientale. Sono 23 in tutto gli imputati che a gennaio saranno processati dal giudice Antonia Leone su citazione in giudizio del pubblico ministero Luigi Leghissa.
Scatta il processo per il quarantatreenne Alessandro Collura, il trentacinquenne Michele Amico, Michelangelo Fiorellino di 45 anni, il trentunenne Angelo Salinitro, Luigi Meli, 59 anni, Salvatore Rocca di 34, il quarantenne Giuseppe Ivan Tramontana, Michele Rodolfi di 36 anni, il cinquantenne Bartolomeo Mangione, Filippo Taibbi, 66 anni, Giuseppe Dinaro, 58 anni, il settantasettenne Raffaele Palmeri, il settantenne Francesco Cortese, Giuseppe D’Agostino di 44 anni, il trentunenne Armando Cristian Mongelli, Calogero Toscano, 26 anni, il ventunenne Francesco Di Matteo, il venticinquenne Alessio Pasquale Cordaro, Giorgio Calà anch’egli di 25 anni, Francesco Repoli, 52 anni, il trentottenne Stefano Grifeo, Giuseppe Falzone, 31 anni e Michele Di Benedetto di 23 anni (difesi dagli avvocati Ernesto Brivido, Giuseppe Panepinto, Giuseppe Dacquì, Dino Milazzo, Walter Tesauro, Davide Schillaci, Maria Giambra, Giovanna Floridia, Angelo Tornabene, Maria Teresa Consaga, Alessio Lococo, Daniele Osnato, Filippina Bellomo, Gaetano Catalano,Lidia Asaro, Giovanni Pace, Nuccio Sollami, Vincenzo Greco e Fabio Giorgio). A loro carico la magistratura ha contestato perlopiù di avere effettuato nuovi scarichi di acque reflue industriali senza autorizzazione, per la maggior parte nella fognatura, ad altri lo smaltimento sul suolo di rifiuti liquidi raccolti su una canaletta in area cementata e smaltiti nel terreno.
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