CALTANISSETTA – Un successo della città, dei nisseni: colonna sonora dei Tinturia. Caltanissetta, bella per una notte. Quasi 10mila persone hanno affollato, ieri sera sabato 19 settembre, corso Umberto I per il concerto dei Tinturia che hanno letteralmente “infiammato” la gioiosa e divertita marea umana che ha gremito il centro storico nisseno. Un’atmosfera festosa con protagonisti i giovani, i meno giovani, gli anziani, le famiglie, i bambini (anche quelli nei passeggini). Musica, sano orgoglio siculo, incentivato e raccontato dal mitico Lello Analfino. Tra i tanti passaggi dialettici che hanno introdotto le varie canzoni eseguite dalla band, riportiamo le parole che hanno preceduto “Isola”, delizioso inno d’amore alla troppo spesso bistratta Sicilia. “Dobbiamo essere ogni giorno fieri di essere siciliani, non solo ora. Dobbiamo amarla questa terra e tutti dobbiamo fare per renderla migliore. Basta poco. Io faccio musica, il muratore faccia il muratore, il burocrate faccia bene il burocrate, il sindaco faccia il sindaco, ognuno compia con passione la propria attività. Basta poco per rendere bella la nostra Isola”. Parole sottolineate da un interminabile applauso. Ogni brano è stato accompagnato dalla “voce” dei tanti giovani assiepati sotto il palco. Neanche le pretestuose polemiche sull’ordinanza sbagliata e poi corretta relativa alla somministrazione degli alcolici (alla fine tutti hanno bevuto e…tanto) o qualche velata critica al costo dell’evento interamente a carico del Comune, 12mila euro, hanno intaccato la positività di una serata calda sotto ogni aspetto, anche nonostante l’acquazzone che poco dopo mezzanotte ha colpito Caltanissetta. Locali pieni, grande indotto e “produzione” industriale di Selfie (anche se con in mano solo i bicchieri di plastica) che hanno immediatamente invaso i social. Si è respirata una sana aria di festa, niente complicazioni, nessun problema di ordine pubblico. Forse gli ultimi incresciosi avvenimenti che avevano colpito il centro storico ed i relativi provvedimenti della Questura, sono serviti ad innalzare il senso di responsabilità e di consapevolezza di commercianti ed avventori. E’ stata un sabato pervaso dalla “febbre” del divertimento.
Il tutto impreziosito dalla presenza sul palco di Peppe Milia, nisseno Doc, chitarrista del gruppo. Ricordiamo tutti gli altri componenti della band: Lello Analfino, voce e diamonica; Angelo Spataro, batteria; Domenico Cacciatore, basso; Edoardo Musumeci, chitarra elettrica ed acustica; Dario Assenzo, deejay set e suoni e Andrey Re, rapper. Ottima la performance, per qualità musicale e capacità di coinvolgimento del pubblico, della band di Raffadali nata nel 1996. I Tinturia (ndr, in dialetto agrigentino significa monelleria) con il loro “sbrong” (fusione tra pop, rock, folk, ska, funk, rap e reggae) hanno divertito. Il Precario Tour dei Tinturia, ieri di precario non ha avuto niente: molto “stabile” la goia. Forse con un impegno maggiore da parte di noi nisseni e un po’ meno di critica gratuita alla città, anche Caltanissetta potrebbe essere un po’ meno precaria e molto più “vivibile”.