San Cataldo, sancito e ratificato dalla Giunta l’atto di pacificazione con Caltanissetta

modaffari e ruvoloSAN CATALDO. Sancita e ratificata “de jure” l’atto di pacificazione tra San Cataldo e Caltanissetta (nella foto). E’ quanto ha fatto la Giunta comunale guidata dal sindaco Giampiero Modaffari che, in questo modo ha posto in essere una pacificazione che, “de facto” esiste già negli animi e nelle realtà delle due cittadinanze e dei due territori di San Cataldo e Caltanissetta. Dunque, è stata ratificata l’avvenuta pacificazione tra le due città dopo che il 10 luglio scorso si è svolta una simbolica marcia atta a siglare e sancire comuni intendimenti di serena e fattiva amicizia fra le città di San Cataldo e Caltanissetta e l’assunzione di impegni circa la fine di rivalità di antica e recente memoria. I sindaci delle due Città hanno deciso di scambiarsi una stretta di mano, segno di riappacificazione fra le comunità da essi rappresentate e foriera di iniziative comuni. E ora la Giunta Modaffari ha sancito la fine di un periodo di alterchi verbali e diffidenze reciproche durato circa due secoli, originatesi nel 1820 con uno scontro che generò una vera e propria guerra civile tra sancataldesi e nisseni che fece registrare numerosi morti e feriti. La manifestazione del 10 luglio scorso, voluta dalla cittadinanza grazie all’organizzazione fattiva e collaborativa dei comitati di quartiere dei due centri, è stata l’occasione per chiudere in maniera definitiva ogni sterile rivalità. Sancataldesi  e nisseni, con le rispettive delegazioni guidate dai sindaco Giampiero Modaffari e Giovanni Ruvolo hanno dato vita ad una passeggiata ecologica incontrandosi di fronte a quel monte Babbaurra teatro, nell’Ottocento, di sanguinosi scontri tra nisseni e sancataldesi. In questo modo è stato affermato il segno di una volontà politica di affrancare i sentimenti del popolo da ogni retaggio di conflittualità, dando il buon esempio indicando un modello di coinvolgimento e di fratellanza, per trasformare i luoghi comuni in un comune luogo di incontro per un futuro di pace. E ora, ecco che la Giunta ha deciso di sancire e ratificare de jure una pacificazione che, de facto, esiste già negli animi e nelle realtà delle due cittadinanze e dei due territori di San Cataldo e Caltanissetta per dare vita ad un nuovo percorso di pace e crescita comune e per scrivere la parola fine ad una triste pagina di storia.

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  • Il popolo "nissacataldesi" o "catalnisseni" chiede a gran voce l'intervento dell'ONU per ratificare la pace !!!!!!!!!

  • Mi rivolgo a chi ha fatto i commenti su questo gesto nobile fatto dalle due amministrazioni comunali, per dire che siete tutti una maniata di criticoni senza cervello. Ma come, si riuniscono due amministrazioni comunali con i rispettivi signori sindaci e voi che fate criticate! Criticoni che non siete altro. Invece, questo è un giorno da ricordare nella storia della nostra martoriata terra e propongo di erigere un mausoleo o un totem della pace in modo da ricordare ai posteri questo gaudioso giorno. Sono sicuro che gli esperti a titolo gratuito del sindaco sono già a lavoro. (la nostra amministrazione, infatti, vanta oltre agli "sperti" anche gli esperti. Solo che, gli esperti non percepiscono nulla, mentre gli sperti pigliano un sacco di soldi) E' opportuno anche istituire una giornata dedicata alla commemorazione di tale evento, come accade già per la Shoah dove tutti i fratelli possano finalmente camminare mano nella mano verso un mondo nuovo. Io la chiamerei giornata della riappacificazione.

    • Alla gente con lo stomaco vuoto, ai lavoratori senza occupazione, agli sfrattati per morosità, agli assediati dalle orde di cani che mozzicano, a chi non arriva a fine mese: cosa può importare di un gesto simbolico di questo tipo? A chi lavora 12 ore al giorno per guadagnare pochi spiccioli o nulla, cosa importa di 2 sindaci che rievocano morti e stragi di quasi due secoli prima? La bellezza (anche di un gesto simbolico) non si può apprezzare a stomaco vuoto. Si apprezzi che i lettori sorridano e facciano ironia di fronte all'inutilità di taluni gesti; a breve avremo cittadini arrabbiati e con poco senso dell'ironia se, oltre a rappacificare antiche diatribe, non si procederà ad affrontare concretamente le criticità del territorio. Prima di dare del "senza cervello" ad altri, che non conosce e giudica in modo sprezzante, conti fino a 20 (il numero medio di cani per ogni branco nisseno). E poi scomodare la Shoah in tale occasione è fuori luogo e sconcertante, neanche un alunno delle scuole medie serali avrebbe potuto dire una'oscenità di tale portata. Davvero di pessimo gusto. E non venga a sciorinarci, ora, tutta la storia del Regno delle Due Sicilie per far capire a noi, lettori, criticoni, che sa pure qualche data di storia.

  • Apprendo con sgomento che noi nisseni eravamo in guerra (fredda?) con i sancataldesi fino a questa riappacificazione. Non ho mai avuto sentore del pericolo corso ogni volta che ho varcato il confine tra CL e San Cata'. Ho esposto la mia famiglia al fuoco nemico, ma d'ora in poi non correrò alcun rischio a frequentare amici e parenti a San Cataldo: non vedrò più i "pazzi" lanciare sassi sulle auto dei "magonzesi", non sentirò il sibilo dei proiettili dei cecchini sancatallesi. L'armata Branca Ruvolo Leòn ha strappato con il sorriso e le suadenti parole di pace ed armonia la pace tra due potenti città che si sono fronteggiate per secoli.
    Grazie, grazie, grazie. Questo significa che gli attuali problemi cittadini saranno risolti nel 2115?

  • se vi leggete la delibera pubblicata sul sito del comune di san cataldo, albo pretorio, morirete dal ridere...... chiamate la neuro, il Gabibbo, fate qualcosa!!!!!
    si parla di borboni, del congresso di vienna del 1815, della spagna e del regno delle due Sicilie......

  • Credo che il sindaco voglia attuare la politica degli imperatori romani: distrai il popolo dalla fame con i giochi, le guerre, le vittorie e, dunque, la pace! Peccato che li si faceva nel frattempo l'impero, mentre a Caltanissetta si fanno le pulci (randagismo) e i pidocchi per la fame! Ma meraviglia l'allegria e la superficialità anche della presidente del consiglio comunale, che rappresenta il Popolo nisseno eletto in consiglio. Credo che un sussulto di orgoglio dovrebbe spingerla a dimettersi. Così come anche dovrebbe dimettersi il sindaco per ridere e scherzare mentre Caltanissetta brucia come faceva Nerone mentre bruciava Roma!

  • Ma che sono queste pagliacciate!?!! Roba da non crederci. Ma andate a risolvere i problemi reali della città! Questi pensano di giocare a fare il Sindaco, c'è da essere seriamente preoccupati

  • Finalmente i deportati nisseni potranno tornare a casa con grande sollievo delle rispettive famiglie. mentre per i prigionieri di guerra sancataldesi, catturati lo ricordiamo, durante i combattimenti tra il ristorante Il cacciatore e l'Hotel Ventura, si tratta solo di verificare i numeri identificativi impressi sulle braccia. 22 naturalmente.
    Il Camera e Fabietti sarà subito aggiornato e presto si terrà la prima conferenza di pace con largo uso di narghilè e calumet. L'ascia di guerra, è stato deciso dalle due Giunte riunitesi appositamente, sarà sotterrata in segreto e subito dopo sarà organizzata una caccia al tesoro.
    Viva Caltanissetta
    Viva San Cataldo

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