San Cataldo. L’Avvocatura dello Stato: “il contratto di vendita per il taglio degli eucalipti è scaduto nel 2013”.

taglio alberi bosco gabaraSAN CATALDO. Riguardo alla controversa vicenda legata al taglio degli eucalipti del bosco di Gabara per rifornire una centrale di biomasse che si trova a Dittaino, l’Avvocatura dello Stato ha dato ragione all’ex assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca. Di fatto, per l’Avvocatura dello Stato il contratto di vendita di biomasse di eucalipto per alimentare la centrale di biomasse, è scaduto nel 2013 e non nel 2018 come invece sosteneva la società che aveva a suo tempo sottoscritto il contratto con la Regione siciliana. Una pronuncia importante, quella dell’Avvocatura dello Stato. “La società – sostiene l’avvocatura – non può ritenersi titolare di alcun diritto al taglio di alberi e all’utilizzazione del compendio demaniale il cui ingresso deve ritenersi senz’altro un illecito”. L’avvocatura ha anche detto che un eventuale uso del compendio dovrà essere impedito anche “con il ricorso alla forza pubblica e con il ricorso al potere di auto tutela spettante alla amministrazione titolare della proprietà demaniale”. In precedenza nell’area di Gabara erano stati abbattuti centinaia di eucalipti per essere destinati ad alimentare la centrale di biomasse. Ciò aveva provocato la risentita reazione non solo da parte dell’amministrazione comunale, ma anche di associazioni ambientaliste e della stessa associazione spontanea “Gabara nun si tocca” che avevano chiesto a gran voce che la pratica legata al taglio di eucalipti, fosse interrotta per evitare il depauperamento del territorio. Soddisfatta la reazione dell’assessore comunale al territorio e ambiente Angelo La Rosa alla notizia che il contratto in mano alla società è scaduto nel 2013. “L’azione intrapresa dall’amministrazione Modaffari nei primi giorni del Novembre 2014, che ha portato all’approvazione di un Ordine del giorno in Consiglio Comunale il 18 novembre e alla nascita di un’associazione spontanea “Gabara nun di tocca”, ha dato i suoi frutti”. Secondo La Rosa: “L’azione è stata successivamente condivisa e supportata anche dal Comune di Caltanissetta, dal M5S, dalla camera del lavoro, Legambiente, Italia Nostra, movimento consumatori Caltanissetta, WWF, Associazione Attivarcinsieme. È ovvio che l’Amministrazione Modaffari non intende abbassare la guardia. L’avvocatura ha dato una risposta ai quesiti amministrativi sollevati dall’ex assessore Caleca, ma è altrettanto ovvio che rimane ancora aperta la problematica tecnica scaturente dalle eccessive superfici di tagliate in area acclive. E per questa problematica, dopo avere accertato direttamente dalla Terza Commissione Parlamentare gli sviluppi consequenziali al Parere dell’Avvocatura, chiederemo le opportune verifiche e le azioni che la Regione vorrà intraprendere a salvaguardia dei territori interessati”.

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